Addio a Giorgio Berto, fondatore della Berto's Cucine, imprenditore attento ai progetti solidali

Mercoledì 13 Luglio 2022 di Eugenio Garzotto
Addio a Giorgio Berto, fondatore della Berto's Cucine, imprenditore attento ai progetti solidali

PADOVA - Un imprenditore brillante, innovativo e molto impegnato nelle iniziative a carattere benefico, la cui scomparsa ha suscitato vasto cordoglio in tutta la provincia, ma soprattutto nelle due comunità di Montegrotto e Tribano. Sabato scorso è venuto a mancare il commendator Giorgio Berto, fondatore della Berto's Cucine, specializzata nella produzione di cucine professionali, con sede prima nella città termale e successivamente nel comune alle porte di Monselice. Aveva 79 anni.
A causarne il decesso sono state alcune complicazioni della patologia di cui soffriva da tempo. Giorgio Berto, nonostante il trasferimento dell'impresa dal bacino euganeo, era sempre rimasto molto legato a Montegrotto e soprattutto al locale circolo Auser, di cui era socio. «So che potrei essere tacciato di eccessiva retorica, ma per me è stato quasi come un secondo padre - lo ricorda commosso Silvio Nardo, presidente della sezione locale del sodalizio -. Con Giorgio abbiamo portato a termine numerosi progetti sia a Mostar, città con la quale siamo gemellati dagli anni '90, ai tempi della guerra civile nella ex Jugoslavia, sia in Moldova, dove aveva fatto importanti donazioni per la costruzione di cucine destinate a un orfanotrofio e una residenza per anziani. Eravamo stati ricevuti anche dai vertici del governo che lo avevano ringraziato per quanto aveva fatto. Aveva fornito di una cucina anche il patronato e la sede della nostra associazione».
Nel 2005, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi gli aveva conferito il titolo di Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana per la sua attività imprenditoriale. «La sua azienda, nel corso degli anni, si era conquistata un nome di tutto rispetto nel settore continua Nardo -. A tutt'oggi, impiega un centinaio di dipendenti ed esporta le sue cucine altamente tecnologiche in ben ottantasei Paesi nel mondo. Si era messo in proprio a soli ventotto anni, costruendo in un trentennio una realtà produttiva di prim'ordine. Poi aveva passato il testimone ai figli».
Giorgio Berto è stato anche componente dell'Associazione Matteotti di Rovigo. L'imprenditore era anche un appassionato cultore delle tradizioni gastronomiche venete. «Una grande industriale che si era fatto da solo con determinazione - lo ricorda Piero Dal Bello, presidente della delegazione padovana dell'Accademia della Cucina, di cui era socio -. La sua azienda si è sempre distinta nella progettazione e costruzione di cucine per ristoranti e grandi fabbriche. Prodotti noti in tutto il mondo. Di lui voglio ricordare soprattutto il rapporto di grande vicinanza umana che aveva con tutti i dipendenti».
«Era un imprenditore concreto ma anche mosso da profondi ideali - dichiara il sindaco di Montegrotto Riccardo Mortandello -.

Mancherà molto a tutti noi». Giorgio Berto lascia la moglie Lucia, i figli Nicola ed Enrico, i nipoti Valentina, Giampietro, Lorenzo e Giorgio, la nuora Barbara e la sorella Rina. Il funerale verrà celebrato oggi alle 10,30 nel duomo di Montegrotto.

Ultimo aggiornamento: 19:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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