PADOVA - Matteo Garbisi, 45 anni, è morto in Messico per un attacco cardiaco.
Matteo Garbisi, chi è il padovano morto in Messico
Garbisi lavorava nel settore delle risorse umane e da 4 anni si era trasferito in Messico, a Playa del Carmen. Ma si faceva sentire spesso per cui la mancanza di telefonate ha preoccupato molto i genitori e il fratello. Lascia un figlio adolescente.
Era figlio di una storica commerciante del centro, Renata Salmaso, che gestiva un negozio di pulitura in via Santa Lucia, chiuso un paio d'anni fa. Il figlio la aiutava nel lavoro prima di partire per il Messico. Per cui era noto non solo nella zona di riviera Paleocapa dove la famiglia abita da sempre, ma anche nel pieno centro storico dove la madre gestiva l'esercizio commerciale. Garbisi in Messico aveva nuovi amici e frequentava nuove persone, ma la famiglia non aveva contatti con costoro. Quindi, passato ormai quasi un mese dall'ultima telefonata, i parenti si sono rivolti ai carabinieri che hanno attivato tutta la macchina per le ricerche all'estero, con il coinvolgimento anche della Farnesina. La polizia messicana si è messa al lavoro e nel giro di qualche giorno ha scoperto che un uomo che corrisponde alla descrizione di Matteo Garbisi, sarebbe deceduto l'11 novembre per un arresto cardiaco. Cause naturali. Il suo corpo non sarebbe ancora stato reclamato da nessuno. Appresa da poco la notizia, la madre Renata era sconvolta. «Purtroppo Matteo non c'è più. Ci hanno chiamato dall'ambasciata e avrebbe avuto un arresto cardiaco. Siamo sotto choc, con suo fratello ci stiamo organizzando per procedere al riconoscimento. Siamo distrutti».