VENEZIA - La Regione Veneto «si fa garante per la conservazione e per un grande progetto di divulgazione» degli atti processuali del Vajont.
Lo afferma in una nota il presidente del Veneto Luca Zaia, dopo la notizia del Gazzettino che la documentazione dovrebbe restare a Belluno solo in forma digitale mentre quella originale dovrebbe essere riportata all'archivio di Stato dell'Aquila, città in cui si sono celebrate le udienze. «Ne parlerò direttamente - annuncia Zaia - con il ministro Sangiuliano, chiedendo un intervento sinergico su quanto proposto. Siamo motivati anche dall'esempio del Presidente della Repubblica Mattarella, che è venuto proprio in questi luoghi e in visita al Memoriale pochi mesi fa per un commosso messaggio di vicinanza e cordoglio. L'archivio deve restare qui, senz'altra possibilità».
Secondo Zaia «la memoria per essere viva ha bisogno anche di riferimenti materiali, soprattutto quando rimane tra i pochi appigli di una comunità con la propria storia, dopo una tragedia che ha distrutto intere famiglie e cancellato le case, la chiesa, il campanile, le scuole, i luoghi di ritrovo abituale. Trovare una soluzione affinché l'archivio processuale del Vajont sia conservato a Belluno rappresenta un riconoscimento morale, una risposta col cuore a una comunità che è stata sacrificata alla spregiudicatezza dell'interesse umano nello sfruttamento della natura.
Il ministro Ciriani
«Sono impegnato personalmente per fare in modo che l'archivio del Vajont resti a Belluno. Ho parlato con il ministro Sangiuliano e stiamo lavorando per trovare la soluzione, anche normativa se dovesse servire, per garantire che un pezzo di memoria e di storia del nostro territorio non venga assolutamente spostato. La digitalizzazione dell'archivio è una iniziativa certamente meritoria che risponde alla necessità di modernizzazione e di messa in sicurezza dei reperti storici, ma per noi è altrettanto importante dare risposta alla richiesta dei sindaci e del Presidente della Repubblica. Lo dobbiamo a tutte le vittime, ai familiari e a due regioni che ancora soffrono per una tragedia che ha sconvolto il Paese». Lo ha dichiarato Luca Ciriani, ministro per i rapporti con il Parlamento.