Strada del Cianà, tra buche ovunque e pioggia che erode la via: la Val Visdende rischia l’isolamento

Lunedì 20 Maggio 2024 di Yvonne Toscani
Strada del Cianà, tra buche ovunque e pioggia che erode la via: la Val Visdende rischia l’isolamento

SAN PIETRO DI CADORE - La strada del Cianà, che sale in Val Visdende, irrompe a due terzi della primavera, con la stagione turistica che bussa dietro l’angolo. La situazione in cui versa l’arteria che da Presenaio conduce nella suggestiva valle, definita «Tempio di Dio, Inno al Creatore» dal vescovo Gioacchino Muccin, in occasione della Festa nazionale della montagna, tenutasi nell’agosto del 1966, è ormai l’argomento che sta tenendo banco, in questi giorni, un po’ ovunque lungo l’asta del Piave. 

LE DIFFICOLTA’
Quello che era un nastro d’asfalto ora è un tappeto di buche che costringono a vere e proprie gimkane, con poca speranza di salvare le sospensioni dell’auto, poiché schivato un cratere è già pronto un altro. Ad aggravare la situazione sono poi i muri, che a piombo ch’erano sono ora posizionati in modo obliquo e pronti a cedere sotto il peso e la forza soprastanti. E come se non bastasse ci si è messa pure la bretella, realizzata per bypassare il cantiere di allungamento della galleria paramassi. Le recenti piogge hanno eroso una parte della zona sottostante la stradina, che è stata inevitabilmente chiusa, con il passaggio dove i lavori sono sospesi.

Nella valle risiedono alcuni cittadini, altri hanno investito e altri ancora hanno delle attività, sulle quali si fonda l’economia di intere famiglie. Ciò che li preoccupa è il silenzio che aleggia attorno, come se a nessuno importasse. Per questo alcuni hanno deciso di dire “basta” e si stanno organizzando, valutando la strategia più opportuna per ottenere una pronta sistemazione della strada, al di là delle competenze e responsabilità.

La situazione prevedibile è dovuta al peso di migliaia e migliaia di camion che dall’inverno del 2019 vi transitano, carichi delle ladine taie, cioè tronchi, venduti dalle Regole, prima quelli atterrati da Vaia, poi quelli bostricati: sia in un caso che nell’altro, con un’intensificazione di mezzi, mossi dall’ordine di asportare il più possibile, per salvare qualcosa che si sta riducendo sempre di più e di cui, alla fine, resterà ben poco, regalando una nuova immagine della valle, da area ampiamente boscata ad un’immensa prateria. Già nei primi mesi del post tempesta era stato lanciato l’allarme per i tornanti che fiancheggiano il Piave (o Cordevole) e i fragili versanti del canalone, con il rischio poi diventato realtà di mettere a dura prova la tenuta dell’arteria che, già nelle precedenti condizioni di salute, necessitava di essere curata e che, dopo un lustro con questo tenore, avrebbe bisogno di una terapia d’urto. Già allora uno dei tanti cittadini che, esperti della Val Visdende, transitano quasi quotidianamente lungo il Cianà, aveva ipotizzato la creazione di un fondo “salva strade”, sollecitando da parte degli enti competenti una seria riflessione per ricercare la soluzione più adeguata e non lasciare che la strada rimanga in uno stato precario. I nodi hanno fatto presto a venire al pettine e gli aggettivi sullo stato del Cianà sono ormai tanti, con il più gettato che resta “vergognoso”.

Sull’arteria, dal 2010, è in vigore l’accordo per l’affidamento della gestione a Veneto Strade, cui spetta la manutenzione ordinaria per il tratto stradale compreso tra l’innesto lungo la interregionale Val Degano e la borgata di Cima Canale. I principali interventi riguardano i servizi invernali (sgombero neve, inghiaiatura, spargisale), l’attività di taglio erba, pulizie estive e tutte quelle opere necessarie a mantenere in efficienza la sede stradale esistente, quali piccole bitumature, rappezzi, interventi manutentivi su manufatti di pertinenza delle strade, fossi e cunette. In base all’intesa, con Vaia e il bostrico ancora molto lontani, i Comuni di San Pietro e Santo Stefano devono invece coprire ogni altra opera non contemplata in precedenza e occuparsi di tutti gli aspetti attinenti al Demanio, controllo e sicurezza della circolazione. 

Ultimo aggiornamento: 16:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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