Vede l'amico 86enne crollare in piazza per un infarto, corre fuori dal bar e lo salva

Martedì 28 Marzo 2023 di Giovanni Longhi
L'elicottero del 118 nella piazzola dell'ospedale di Belluno

LAMON - «L’ho visto diventare blu, l’ho disteso a terra e ho cominciato a praticargli il massaggio cardiaco fino a che si è ripreso, ma sono stati interminabili»: non li dimenticherà presto Stefano Menichino, ex carabiniere in congedo e fino al 31 dicembre scorso presidente dell’associazione di soccorso Stella Alpina, che ieri verso le 10.30 dal bar in centro a Lamon dove stava giocando a carte, ha intravisto vicino al monumento ai caduti il suo amico M.

F., 86 anni fermo con una mano sul petto. È uscito per andare da lui, pochi metri distante, gli ha chiesto cosa stesse succedendo, lui ha risposto di non sentirsi bene, di sentire un dolore al petto. Stefano Menichino, lo ha invitato ad entrare in bar per sedersi e bere un bicchier d’acqua apsettando il ritorno della compagna che nel frattempo era andata a comprare il pane.

L’INTERVENTO
Ha fatto pochi passi, ma si è accasciato a terra: «L’ho visto diventare blu, gli ho praticato la manovra -ricorda Stefano- mentre chiedevo a un’altra persona che nel frattempo era accorsa, di chiamare il 118». Intanto M. F. aveva ricominciato a respirare anche se a fatica. Dopo minuti che sono sembrati un’eternità è arrivata l’ambulanza. Il personale ha proseguito la manovra che Stefano Menichino aveva iniziato e quando le condizioni lo hanno permesso, M. F. è stato caricato sul mezzo mentre da lontano ha iniziato a riecheggiare il rombo di Falco. L’elicottero del 118 è atterrato nella piazzola al campo sportivo di Lamon e lì, dopo poco, è arrivata l’ambulanza. M. F. è stato trasportato a bordo, l’elicottero si è levato in volo diretto all’ospedale di San martino di Belluno dovè è stato visitato e ricoverato in cardiologia, non sarebbe in percolo di vita.

IL RACCONTO
«Ho fatto solo quello che chiunque in quella situazione avrebbe fatto -si schermisce Stefano Menichino- non ho fatto nulla di straordinario, spero che il mio amico si riprenda presto e possa tornare a giocare carte al bar». Ma il salvataggio di M. F. apre di fatto una delicata questione, quella dell’assistenza decentrata affidata ai volontari, tema che sta a cuore al giovane sindaco di Lamon Loris Maccagnan. «L’associazione è stata sciolta a fine anno -spiega il primo cittadino- la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il cambio dell’ambulanza che si era rotto e non c’erano i soldi per ripararla, ma la scelta affonda le radici in problemi molto più ampi: l’eccessiva burocratizzazione del volontariato, le responsabilità esagerate su chi dedica liberamente tempo e risorse a beneficio degli altri, le nuove leve preferiscono impegni diversi, magari sempre nel campo della solidarietà, ma in strutture più organizzate», Il Comune da parte sua, pur tra mille difficoltà, sta cercando di metterci una pezza: «L’obiettivo è acquistare un’ambulanza rirpristando il servizio prezioso che svolgeva la Stella Alpina che vorremmo riattivare, magari con un altro nome, ma con il medesimo obiettivo: qui abbiamo tanti anziani sparsi in un territorio molto esteso che hanno bisogno di essere accompagnati a visite, prelievi, accertamenti».

Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 16:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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