Il giusto peso da dare alle notizie: risposta a una lettrice che critica alcune nostre scelte

Venerdì 14 Maggio 2021
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Egregio direttore,
proprio perché la stimo e apprezzo il suo equilibrio e buon senso, mi permetto di sottoporre una mia critica alla sua scelta di informazione. Critico l' articolo a tutta pagina sul decesso per infarto della signora novantunenne dopo il vaccino (fatto usuale e naturale data l'età e completamente fuorviante nella corretta informazione della campagna vaccinale, purtroppo già piena di pregiudizi). Di contro, mi scandalizza la scarsa informazione sullo scandalo, quale è per le persone civili, dell'uso dei voli di stato da parte del presidente del Senato Casellati. Conosciamo benissimo il legale utilizzo, ma le regole si cambiano solo se si riesce a sensibilizzare l'opinione pubblica ad una maggiore responsabilità sociale. È dalla sensibilizzazione che si spera politici responsabili da noi eletti, spingano i cambiamenti per superare regolamenti anacronistici, non certo al passo con una sensibilità sociale europea ben più democratica della nostra. Informiamo e cerchiamo di far migliorare il nostro senso civico!

Anna Calderan
Venezia


Cara lettrice,
i fatti sono fatti e vanno raccontati. Naturalmente con la massima precisione possibile e senza eccedere in sensazionalismi, ma anche senza farsi condizionare dai retro-pensieri o dal cui prodest (a chi giova?). Ritengo che sia esattamente quello che abbiamo fatto nel caso della signora 91enne morta dopo l'inoculazione del vaccino. Non mi pare eccessivo il risalto dato: poiché a morire era una persona molto anziana avremmo dovuto forse mettere il silenziatore alla notizia? Credo di no.
A Nordest e in Italia sono state immunizzate decine di migliaia di persone in età avanzata e non era mai accaduto che qualcuno morisse nelle vicinanze di un centro vaccinale, subito dopo la somministrazione della dose. Peraltro abbiamo subito scritto che il rapporto causa-effetto tra vaccino e decesso era assai improbabile e il giorno dopo, dati clinici alla mano, abbiamo dedicato un titolo di rilievo proprio per precisare questo: il vaccino nulla aveva a che fare con la morte della signora. Accetto le sue critiche, ma resto della mia opinione. Quanto alla presidente Casellati, la questione è semplice: usando 124 volte l'aereo di Stato in un anno ha infranto la legge e le norme? No.
C'è però anche una valutazione di opportunità da fare.

La presidente ha esagerato nell'utilizzo di voli blu? Casellati si è difesa spiegando che, durante la pandemia, non c'erano né aerei di linea né treni e per raggiungere Roma non poteva fare diversamente. A riprova di questo ha ricordato che negli anni precedenti non ha mai usato l'aereo di Stato. Ciascuno può ritenere queste spiegazioni sufficienti o meno. Secondo lei ricorrere così spesso ai voli blu, benché legale, è comunque anacronistico e segno di scarsa responsabilità sociale. Altri saranno d'accordo, altri forse no. Ma come vede non abbiamo alcun problema a pubblicare il suo punto di vista.

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