Lo stop allo spettacolo del cantante sessista? Meglio tardi che mai, è ora di dare un segnale

Venerdì 1 Settembre 2023
Niky Savage

Caro Direttore,
Il Gazzettino di giovedi 31/8 ha opportunamente dato adeguato risalto al caso del rapper milanese Savage. Che abbia luogo o meno in un locale di Castelfranco il suo spettacolo(?), sono stati, comunque, puntati i riflettori su uno spaccato divisivo della gioventù di oggi.

Sulla musica proposta da Savage non mi sbilancio (sono un residuato estimatore di Lucio Battisti), mi soffermo brevemente sui testi delle sue canzoni. La citazione riportata è più che sufficiente per giudicare improponibile un'esibizione di un cosiddetto artista che utilizza un frasario osceno da proporre a spettatori in prevalenza minorenni. Già trovo un nesso tra preoccupanti, frequenti, cronache di stupri di minorenni a danno di minorenni e il facile accesso che i minori hanno a internet coi suoi incontrollati contenuti; che poi abbiano la possibilità di sentirsi legittimati all'illecito dallo spettacolo di un parvenu a sua volta, pare, minorenne è troppo. Se poi, come sostiene l'agente del rapper, sono già state fatte 80 serate per giovani in tutta Italia senza problemi, non mi resta che consigliare ai rispettivi genitori, un po' vittime a loro volta, di far ascoltare di soppiatto ai loro figli, come disintossicante, le migliori canzoni di Battisti coi testi di Mogol, insignito dall'Università di Pisa di una laurea "honoris causa" in Lettere. Io sto sognando, d'accordo, ma da quanto continua ad emergere ci sono le condizioni per bruschi risvegli per altri.


Luciano Tumiotto


Caro lettore,
confesso che ignoravo l'esistenza di Niky Savage e della sua musica (espressione impegnativa) prima che scoppiasse il caso che ha poi portato all'annullamento del suo concerto per le numerose espressioni sessiste, volgari e omofobe contenute nei suoi brani.

Testi di cui Savage va peraltro orgoglioso come ha spiegato in un'intervista a proposito, per esempio, della sua abitudine di definire le donne sempre in un certo modo. «Parlo di "puttane" perché sono un bastardo che ci mette enfasi», ha spiegato. «Ma alla fine le tipe mi ascoltano e non penso si sentano offese (a parte qualcuna). Bisogna capire la vibe come in ogni cosa. Sto facendo il mio gioco, ogni donna che è stata con me sa che non disprezzo ma amo le donne. E vi assicuro che tutte vogliono sentirsi "puttane" ogni tanto». C'è altro da aggiungere? Nulla, a parte forse condividere la definizione che il nostro Niky da di sé («sono un bastardo»). Gli organizzatori del concerto si sono detti stupiti del clamore suscitato in Veneto, perché Savage ha fatto negli ultimi tempi 80 concerti senza suscitare nessuna polemica. Solo a Castelfranco è sorto il caso ed è stato deciso di cancellare il concerto. Bene: meglio tardi che mai. Perché è inutile riempire giornali, Tv e social di dotte valutazioni sulla violenza giovanile e sull'analfabetismo sentimentale di tanti ragazzi, se poi prevale l'indifferenza nei confronti di messaggi turpi, violenti e sessisti come quelli contenuti nei brani del rapper milanese e non si trova il coraggio di dire qualche no, anche a costo di passare per anacronistici censori. Ho l'ardire di pensare che forse anche Savage di fronte a ciò che è accaduto a Castelfranco si farà qualche domanda. Anche se da uno così c'è molto da preoccuparsi per le risposta che potrebbe dare.

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