Variante Eris, i nuovi sintomi del Covid nei bambini legati all'intestino. La pediatra: «Casi in aumento con il freddo»​

"Vaccinare i più piccoli e non solo i fragili", sottolinea la dott.ssa Teresa Rongai, presidente della Federazione italiana medici pediatri di Roma

Mercoledì 20 Settembre 2023 di Alessandro Rosi
Variante Eris, boom di casi nei bambini a settembre. La pediatra: «Con il freddo aumenteranno». Sintomi, quanto dura e cura

«Si rischia un boom di casi Covid nei bambini». A lanciare l'allarme è la Dott.ssa Teresa Rongai, presidente della Federazione italiana medici pediatri di Roma. Nelle ultime 4 settimane, come indicato dall'ultimo report Gimbe, la circolazione virale è aumentata: i contagi sono passati da 5.889 a 30.777.

Una crescita riscontrata in tutte le Regioni e Province autonome. Le fasce d'età più colpite? In quella da 0-9 anni si registrano 22 casi per 100 mila abitanti, poi l’incidenza aumenta progressivamente con le decadi: da 10 casi per 100 mila abitanti nella fascia 10-19 anni a 78 per 100 mila abitanti nella fascia 70-89 anni, fino a 83 per 100 mila abitanti negli over 90. Ma i dati potrebbero essere sottostimati. 

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Quanti contagi?

Ora il numero di casi non vengono registrati, mancano i dati. Dovremmo averli per orientarci meglio. Le ospedalizzazioni, però, non sono eccessive. È importante anche non creare allarmismo. Spiega la dottoressa Rongai.

 

Perché i più piccoli sono a rischio?

Per il sistema immunitario carente. Peraltro i neonati, anche di piccoli mesi, che hanno contatti con il nonno e i più fragili possono veicolare il virus. 

Come indice il freddo?

Arrivera la bolla del freddo, con il rischio che i contagi aumentino. Per il momento il caldo ci ha tutelato. È vero che ormai il covid è endemico, non siamo più in una situazione di pandemia. Ma occorre accelerare con la vaccinazione dei fragili, da 60 anni in poi.

Quale vaccino?

La vaccinazione antinfluenzale nei bambini piccoli è fondamentale. Ma funziona se si fa tutti funziona, se si vaccinano solo alcuni no. Peraltro previene infezioni successive più gravi (es. streptocco). Importante è la prevenzione nell'infanzia. Inoltre, da 6 mesi ai 7 anni il vaccino è gratuito. La campagna parte il 2 ottobre, negli studi dei medici. 

I sintomi

Sono tosse, raffreddore e febbre (a volte sintomi gastrointestinali, come la diarrea) che si manifestano in maniera più forte rispetto agli adulti.

Quale cura?

Rivolgersi prima di tutto al medico. Se la terapia è sintomatica, si può fare a casa. L'antibiotico? Per le complicanze, solo se il medico lo consiglia.

Quanto dura?

La convalescenza è importante. Dura, in base al soggetto, di solito non breve (almeno una settimana). il bambino deve riprendere le sue attività normali, non deve avere i sintomi, soprattutto prima di tornare a scuola. Altrimenti si rischia che possa contagiarsi di nuovo, anche con altri virus.

Ultimo aggiornamento: 25 Settembre, 16:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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