Cartello farmaci per cura occhi
In Veneto danno da 7 milioni

Giovedì 6 Marzo 2014
Cartello farmaci per cura occhi In Veneto danno da 7 milioni
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Il procuratore aggiunto di Roma Nello Rossi ed il sostituto Stefano Pesci chiederanno all'Antitrust di acquisire gli atti dell'indagine dalla quale emerso che i due gruppi Novartis e Roche «si sono accordati illecitamente per ostacolare la diffusione dell'uso di un farmaco molto economico, Avastin, a vantaggio di un prodotto molto più costoso, Lucentis, differenziando artificiosamente i due prodotti».



Questa conclusione, se l'è fatta propria dalla procura, prospetterebbe, da un lato, la turbativa del mercato (aggiotaggio), attraverso la diffusione di notizie false e, dall'altro, un danno (truffa) al Servizio sanitario nazionale, tramite l'opera di dissuasione esercitata sui medici a proposito della presunta pericolosità dell'Avastin. Come è noto alle due società sono stati inflitti dall'Antitrust nei giorni scorsi multe per 180 milioni di euro.



La Soi (Società oftalmologica italiana) ha chiesto alla procura di Torino di valutare l'ipotesi del reato di corruzione in merito alla vicenda che, ruotando attorno al farmaco Avastin, ieri ha portato l'antitrust a sanzionare le aziende Roche e Novastin. Secondo un esposto depositato lo scorso 30 dicembre, «è difficile immaginare che le società farmaceutiche siano riuscite a truffare il Servizio sanitario nazionale senza la fondamentale sponda di quale soggetto operante in Ema e Aifa».




Il Veneto ci ha rimesso 7 milioni di euro per il biennio 2011-2012. Questo, secondo le stime dei tecnici competenti, il danno subito dalle casse regionali del Veneto per il caso Avastin-Lucentis, ossia per l'obbligo di acquistare il farmaco più costoso per la cura di alcune patologie dell'occhio. Lo riporta in una nota la Regione, ricordando il dato riferito il 31 maggio 2013 all'Antitrust che analizzava il dossier. Con delibera 2352/2011 - ricorda la Regione, ricostruendo la vicenda giuridica che la vede protagonista - la Giunta regionale del Veneto, sulla base di evidenze cliniche, delle indicazioni di molti specialisti veneti e del parere della Commissione regionale per la farmaceutica, decise di procedere all'acquisto dell'Avastin anche uso off label nel trattamento delle malattie oculari.



Una delle società coinvolte ricorse al Tar contro tale delibera nel 2012 e il Tribunale amministrativo del Veneto, con un provvedimento del 24 ottobre 2013 arrivato dopo una lunga battaglia giudiziaria, ha disposto un adempimento istruttorio a carico dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e dell'European Medicine Agency (Ema) per capire se i farmaci Lucentis e Avastin fossero equivalenti. Aifa ed Ema non diedero riscontro a tale istanza - precisa la Regione - e quindi il Tar Veneto, con sentenza del 3 ottobre 2013, ha annullato la delibera regionale per l'acquisto dell'Avastin e gli atti successivi e conseguenti. Contro questa sentenza la Regione ha proposto appello chiedendone la sospensione al Consiglio di Stato, che ha ritenuto di approfondire la questione riproponendo l'adempimento istruttorio già disposto dal Tar Veneto e chiedendo ad Aifa di specificare se l'Avastin e il Lucentis siano equivalenti o meno. L'udienza di merito si terrà il 26 giugno.
Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 14:01

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