Isole Pontine snobbate dai pediatri, anche a fronte di una doppia indennità stanziata dalla Regione Lazio per convincere uno specialista a imbarcarsi sull’aliscafo e visitare i bambini di Ponza e Ventotene.
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Sulle isole un pediatra non c’è mai stato, ma la necessità è sempre più impellente, soprattutto in questo periodo in cui ci si prepara alla vaccinazione anti-Covid dei piccoli e durante la stagione estiva quando l’isola è super affollata e i turisti hanno necessità di sapere che in caso di bisogno i loro bambini possono essere curati da uno specialista. «Due anni fa la Regione Lazio ci è venuta incontro – spiega Di Fazio – raddoppiando l’indennità. Ma al relativo avviso pubblico non sono seguite risposte: nessuna manifestazione d’interesse per ricoprire l’incarico di pediatra di libera scelta per le Isole Pontine. In passato una pediatra ha accettato ma ha subito rinunciato per motivi di famiglia e dopo un suo collega che purtroppo è andato via per problemi di salute. In questi giorni sto valutando un’opzione alternativa: c’è un pediatra di libera scelta a Minturno che sarebbe disponibile a venire a Ponza una volta a settimana. Ha già raggiunto il massimale e in teoria non potrebbe accettare altri pazienti, per questo stiamo cercando un accordo per una deroga e consentirgli di venire».
La carenza è stata segnalata anche dal Comune di Ventotene alla Asl di Latina e l’assessore alla Sanità, Francesco Carta, ha scritto un lungo documento che contiene tutte le richieste per la sicurezza sanitaria dell’isola. «Per tutte le prestazioni specialistiche, anche le meno impegnative – spiega - bisogna affrontare viaggi via mare e recarsi sulla costa. Non si può andare avanti così».