CROCETTA - Lunedì, quando si è messa al volante della Mazda Mx5 del fidanzato Luigi, 23enne di Vidor, Chiara Bortoletto non avrebbe potuto e dovuto farlo. Non era infatti in possesso della patente di guida che le era stata ritirata circa un mese fa. Nel giorno dell’ultimo saluto alla giovane 25enne morta lunedì a Colfrancui, che verrà celebrato alle 15 nella parrocchiale di Crocetta, emerge un particolare significativo, che aggiunge dolore al dolore e apre mille interrogativi.
ERRORE FATALE
Forse per una distrazione, forse per una leggerezza. Proprio lei, che di voglia di vivere ne aveva tanta. «Non c’è cura per la nascita e la morte se non godersi l’intervallo - era probabilmente il suo motto, riportato anche nell’epigrafe - Voglio pensarmi come energia in movimento». Ma è stata proprio quell’energia, o forse un beffardo scherzo del destino, a strapparla alla vita. Chiara, allegra e sorridente come i girasoli alla sinistra della sua foto nell’epigrafe, voleva godersi ogni minuto. Anche in quel giro in auto, lunedì pomeriggio, con Luigi che le aveva ceduto il volante nonostante la mancanza della patente, mentre procedeva verso Faè. Poi il volo con l'auto nel canale. Una giovane, Chiara, che ha lasciato un segno indelebile in tutti coloro che la conoscevano. Solare e positiva, infatti, è riuscita nella sua breve vita a farsi benvolere da chiunque. Amava gli amici e stare in compagnia, frequentava i locali del paese, amava la sua famiglia ma anche le amiche, rimaste ora prive di un punto di riferimento. Pronta al saluto e a scambiare due parole con tutti, ha lasciato un vuoto enorme non solo nei familiari, ma in tutta la comunità. Chiara aveva studiato come impiegata commerciale all’istituto Besta di Treviso. Poi, aveva lavorato alla Conte Metal Mec di Breganze e per 11 mesi dal settembre 2018 a luglio 2019 in uno Starbucks di Londra come supervisore. Amava molto anche la pallavolo, che aveva praticato.
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L’ULTIMO SALUTO
Ora lavorava come segretaria in un’azienda ma continuava anche a dare una mano come cameriera, di tanto in tanto, alle Betulle. Tenendosi del tempo, comunque, per mordere la vita con gioia e passione. La giovane lascia la mamma Flora Paruzzolo, originaria di Ciano, il papà Loris e una sorella più grande, Francesca. Lascia però soprattutto una comunità che la ricorda con affetto e sente la sua mancanza. Oggi pomeriggio, la sua salma giungerà in chiesa dall’ospedale di Oderzo. E lì saranno moltissime le persone che vorranno stringersi attorno a lei per l’ultimo abbraccio. Prima della cremazione.