Il sogno di dimagrire, l'opportunità di farlo con un intervento chirurgico e l'esigenza di risparmiare qualche soldo hanno spinto un ragazzo di 25 anni a volare a Istanbul per sottoporsi a un'operazione di riduzione dello stomaco attraverso un bypass gastrico. Il prezzo dell'intervento in Turchia è notevolmente inferiore a quello che il britannico Joe Thornley avrebbe pagato in patria, ma questo risparmio gli è cosato la vita: il giovane è morto dopo l'operazione.
Patrizia muore dopo l'intervento per dimagrire: era già stata operata 10 anni fa
Sondino gastrico le perfora un polmone: bimba di 7 anni finisce in rianimazione
L'intervento low-cost
Joe, che pesava 120 kg, avrebbe dovuto aspettare per cinque anni il suo turno nelle liste d'attesa della sanità pubblica britannica o sostenere la spesa di 12mila sterline (circa 18mila euro) per essere operato in un ospedale del Regno Unito.
Emorragia interna
Alla donna, Julie, è stato detto che il figlio aveva subito un arresto cardiaco, ma quando il corpo è stato riconsegnato alla famiglia, l'autopsia ha rivelato che c'era stata un'emorragia interna: è stata questa la vera causa della morte. Ora la madre ha lanciato un appello mettendo in guardia quanti vorrebbero tentare la stessa strada del figlio per ottenere rapidamente un intervento bariatrico: «Direi a chiunque di stare molto, molto attento a dove va. O non andare affatto. Non ne vale la pena».
Chirurgia a basso prezzo
La tendenza dei viaggi in Turchia per interventi di chirurgia estetica a basso prezzo sta dilagando nel Regno Unito, e i medici hanno spesso riferito di dover curare pazienti di ritorno dall'estero. Il chirurgo estetico ed esperto di tumore della pelle, il dottor Paul Banwell, ha dichiarato a Metro.co.uk: «Viaggiare all'estero per la chirurgia estetica non è un fenomeno nuovo, ma le persone devono prenderlo in considerazione molto seriamente. Ci sono, naturalmente, una pletora di chirurghi di prima classe all'estero, che faranno un ottimo lavoro. Ma non è questo il punto. Riguarda il periodo di recupero, che è molto più comodo a casa, dove possono essere presi appuntamenti di follow-up».