Altre due condanne a morte in Iran. Due uomini, Mohammad Mahdi Karami e Seyyed Mohammad Hosseini, sono stati giustiziati tramite impiccagione per l'omicidio di un paramilitare Basij, Ruhollah Ajamian, avvenuto durante le proteste. Da settembre in Iran sono in corso disordini scoppiati dopo la morte della giovane Mahsa Amini, deceduta dopo essere stata arrestata per non aver indossato il velo in modo corretto.
Attivista impiccati privato del diritto alla difesa
Mohammad Mahdi Karami, uno dei giovani impiccati la notte scorsa in Iran, è stato privato del diritto alla difesa. Lo ha detto Mohammadhossein Aghassi, indicato da Karami come suo avvocato ma che è stato rifiutato dalla corte. Secondo l'avvocato, Karami aveva iniziato uno sciopero della fame in carcere per protestare contro il «rifiuto della mia richiesta di averti come mio avvocato», come gli aveva annunciato lo stesso attivista 22enne in una telefonata dalla prigione in cui era rinchiuso. L'avvocato ha riferito inoltre che a Karami non è stato permesso di vedere la famiglia un'ultima volta prima dell'esecuzione.