Quando una grossa banca fallisce, sono guai per tutti: investitori, creditori, persone con mutui da estinguere.
Ne sa qualcosa Nicolas Cage, 59enne attore di fama mondiale. Anche lui colpito dalla crisi dei mutui subprime, scoppiata nel 2008 a seguito del fallimento della holding finanziaria statunitense "Lehmann Brothers". L'anno seguente al crack finanziario, l'attore risultava con un debito da oltre sei milioni e mezzo di dollari da versare.
Di quel periodo complicato, l'attore ha parlato durante la trasmissione "60 Minutes" della CBS.«Avevo investito troppo nel settore delle case - ha raccontato - quando il mercato immobiliare è crollato non sono riuscito a uscirne in tempo».
Nicolas Cage admite ter aceitado papéis 'medíocres' para pagar dívidas https://t.co/PLl9W1yEQm
— Jornal O Globo (@JornalOGlobo) April 25, 2023
Tanti film per ripagare i creditori
L'attore premio Oscar ha poi confessato di aver spesso preso parte ad una serie ravvicinata di produzioni cinematografiche "minori", destinate esclusivamente al mercato "home video" (cioè distrubuite solo tramite dvd e blue ray), per ripagare in fretta e furia i debiti. «Quando giravo quattro film all'anno, uno dopo l'altro, dovevo trovarci sempre qualcosa di speciale per poter dare il massimo nel mio ruolo - ha detto - Alcuni di loro stati fantastici, come 'Mandy'. Altri non hanno proprio funzionato».
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Alla fine, difficoltà a parte, i creditori sono stati ripagati tutti e Cage non ha mai dichiarato bancarotta. Il tutto grazie alla sue molteplici performance, di qualunque livello fossero: «Il lavoro è sempre stato il mio angelo custode. Magari non fruttava sempre quanto sparato, ma in un modo o nell'altro recitare mi aiutava sempre».