Amici e compagni di lavoro lo avevano sempre sentito “parlar male” della moda: forse però in quel “parlar male” c’era del metodo, era una forma - a modo suo! - di ammirazione che non trovava mai il canale giusto per raccontarsi in forme più verificabili. A Barnaba Fornasetti, il figlio di. Piero, l’eleganza è sempre piaciuta, non l’attualità dl gusto, ovvero la moda ad ogni costo. “Preferisco fornirmi di capi da indossare andando per mercatini - gli piaceva affermare anche se era vero fino a un certo punto. Quello che mancava come trait d’union tra la moda e l’arte di Fornasetti (oggi portata avanti brillantemente da Barnaba con la realizzazione anche dell’atelier-museo a Milano, nei locali dove lavorava il padre). Evidente oggi la sorpresa che ci ha fatto incontrare in una sfilata che resterà memorabile per lo stile immaginato da Nicholas Guesquière per Vuitton con destinazione 2021-22 , i pezzi più classici firmati da Fornasetti, con quello spiegamento di intenti art-dèco che possiamo ritrovare quasi in tutte le sue creazioni. Guesquière si è innamorato del modus artistico di Fornasetti ed è nata così l’intesa professionale di oggi tra le due griffe, Vuitton/Fornasetti, con motivi e disegni ormai classici dell’incisore milanese stampati su tessuti, blousons, su borse e calzature proposte da Vuitton per l’autunno-inverno 29021-22. E non si fermerà a questa collezione l’intesa tra i due , destinata a scovare negli armadi dell’archivio Fornasetti motivi e ispirazioni che figureranno nelle prossime collezioni di Guesquière per Vuitton.
Le decorazioni che si impongono campite su fondi di metallo o sui mobili decorati con tendenze art -dèco ben evidenziate riportano alle invenzioni del designer milanese soprattutto con riferimenti agli animali, leopardi, gatti, giraffe, coccodrilli , che ritroveremo nei capi firmati Vuitton interpretati con intuizione artistica che unisce i due artisti decisi d’ora in poi a camminare tenendosi per mano.
“Ogni motivo, ogni soggetto interpretato da Fornasetti potrebbe figurare nella mia casa, nel mio studio, o in guardaroba.” Risponde Barnaba Fornasetti - ribadendo la sicurezza che caratterizzò sempre il padre - “mi piace tutta la collezione Vuitton, lasciando da parte le sneakers” . E l’antipatia nutrita dall’artista milanese che porta avanti la firma di famiglia nei confronti delle scarpette da tennis che la moda oggi ha trasformato in calzature di lusso - o quasi - si manifesta con tutta la violenza possibile. “No, le sneaakers , no. “
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