Luciana Boccardi
MODI E MODA di
Luciana Boccardi

"MA LE GAMBE..." CON MASSIMILIANO
BRESCIANI VANNO IN PARADISO

Lunedì 10 Maggio 2021 di Luciana Boccardi

“Nel mezzo del cammin...” Massimiliano Bresciani non poteva  lasciarsi scappare la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighiieri  per  aggiungere una tessera  poetica alla sua “enciclopedia della calza”. Da tante stagioni,  quesdo  imprenditore - poeta  della  “calza da leggere”  inventa occasioni per scrivere sui calzini (purchè sempre in filato purissimo,  dal cotone più apprezzato alla seta usata per calze da occasioni importanti) frammenti di poesia di ieri o di oggi, frasi riportate da letture particolarmente fascinose, versi.  La nuova collezione 2021  di Bresciani  è  dedicata a Dante ed ecco stampate lungo i calzini in colorii decisi o nelle  sfumature tenui,  dal beige al grigio azzurro,  le terzine più famose  della commedia divina.  Basta che il nostro uomo 2021 alzi appena il pantalone sedendosi ed ecco apparire :  “Nel mezzo del cammin di nostra vita...” o , magari sotto un paio di jeans: “..Ahi quanto a dir qual era è cosa dura”. Ma le novità non si leggono solo sulle calze maschili. Per la moda  femminile , in primavera ,  con le giornate tiepide ,  l’abito di stagione più famoso  è da sempre il tailleur, nato appunto per sostituire il cappotto troppo caldo pe i primi giorni di maggio . E il tailleur che oggi appare vincente nelle soluzioni con pantaloni anche per le occasioni più eleganti, concede ancora  molto spazio a  creazioni  che vogliono  un blazer  con minigonna , pantashort, o gonna lunga.  E ogni gonna esige gambe svettanti, vestite  di  seta impalpabile, o di rete, o di trasparenze disegnate che raccontando un gioco di colori  in ogni caso rappresentano l’eleganza per gambe svettanti.Le gambe rappresentano per la moda un universo pieno di storia: non si parla solo di quelle femminili  enfatizzate anche in tanti film famosi  per vestizione e svestizione di calze: basterebbe  ricordare tra i moltissimi , “Mallizia”  con Laura Antonelli, o  “Ieri , oggi  e domani “  con il  famoso streap  tease dalla coscia in giù con il quale  Sofia Loren  faceva impazzire Marcello Mastroianni .  Ma potremmo scrivere un trattato sulle calze maschili che  la moda dei secoli passati ha cercato sempre di sottolineare inventando calzamaglie da portare colorate con i costumi d’epoca, o  coprendo decisamente le gambe   con lunghe mutande che  diventarono con la Rivoluzione  francese i pantaloni   aderenti  ma liberi nel punto di caviglia in voga per gli uomini ancora oggi.Per dire delle calze e della loro importanza nel costume di sempre basterebbe ricoirdare  che ll più importante Ordine cavalleresco, il Nobilissimo Ordine della Giarrettiera,   nasce da una leggenda  che abbiamo sentito tante volte raccontare dai cultori di storie legate al costume.  La storia che spiegherebbe l’origine  di questo   Ordine (il più prestigioso del Regno Unito , presieduto dalla sovana o dal sovrano) e di quella frase  bizzarra che lo racconta, scritta ancora oggi sulla giarrettiera che ,esibita sulla gamba sinistra dagli  uomoni  e sul  braccio sinistro per le donne, reca  ben visibile la scritta: :  “Hony  soit qui mal y pense”  (“ Guai a chi dovesse pensar male!”)  ricordando una frase che sarebbe stata pronunciata dal  Edoardo III,re del Regno Unito,  in una lontana notte del 1343 , quando  l’improvviso scivolare a terra della giarrettiera di una dama  (la Duchessa di Kent?) gli suggerì il gesto cavalleresco di raccogliere  l’indumento e aiutarla  a rimetterlo  a suo posto, sollevandole maliziosamente  la gonna.  Sorrisini e commenti   salaci accompagnarono  il gesto  ritenuto volutamente rallentato dall’interesse del Sovrano per la dama.  E a questi  Edoardo III rialzandosi   si rivolse, lanciando quel  messaggio destinato ad arrivare ai nostri giorni: “Hony soit qui mal y pense”  (Guai  a chi pensa  male!”).  

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