Tra le modifiche sostanziali al nostro modo di divere, di muoverci, di sentire, apportate dalla pandemia in atto, c’è il rapporto con la casa, con lo spazio che un tempo in molti consideravano solo il luogo dove dormire o rifugiarsi tra un attimo convulso di “vita” e l’altro, tra il riposo notturno e il tempo intimo nel quale confinare il superfluo, l’usato, il consueto del nostro quotidiano.
Oggi la casa è stata riscoperta come luogo soprattutto dell’anima, come spazio della memoria non solo dei nostri giorni, o dei nostri anni, ma della nostra storia in generale. L’architettura della casa rispecchia in un certo senso la nostra architettura interna, riflette i nostri rapporti con l’esterno, con gli altri, con la vita. Il ritiro forzato, le sere in casa costretti dal “coprifuoco”, la pasta fatta in casa (come ai tempi della nonna) che prende il posto del trancio in pizzeria divenuto quasi una sosta obbligata del “mangiar fuori”, hanno rivelato un modo sconosciuto di considerare le pareti domestiche, di sentirle amiche, di considerarle uno spazio personalissimo, intimo, da coltivare.
E insieme è scoppiata la moda per la casa, rinnovata e considerata con occhi diversi, quelli che rivolgevano sguardi ammiccanti più ai tessuti per l’abbigliamento che a quelli per l’arredo della casa , dell’ufficio, di una barca, degli spazi “interni” oggi tornati prepotentemente alla ribalta dell’attenzione.
Su questo nuovo filone si inserisce autorevolissima la presentazione della nuova collezione Rubelli 2021, proposta in digitale alla stampa internazionale con dimostrazioni interessanti a corredo delle novità in fatto di tessuti per l’arredamento, per il rivestimento di pareti, polrone, divani, presenti nel ricchissimo catalogo dell’anno appena iniziato.
La fantasia degli stilisti della Maison veneziana - che da due secoli produce stoffe di grande bellezza - oltre a proporre motivi classici ripresi dal prezioso archivio , si è sbizzarrita su design di invenzione per temi intramontabili come i motivi dedicati alla “jungla”, palme e foglie verdi, nuova toile de Jouy , a motivi di paesaggio settecentesco legato a temi romantici, che nella collezione 2021 inserisce elementi di novità e di attualità per i tessuti “da parati” (o da pareti) o per il rivestimento di arredi vari .
Ciò che diventa una novità assoluta è compreso nel primo blocco di tessuti proposti dalla fantasia stlistica dell’èquipe design di Rubelli . Avevamo incontrato nella storia dell’abbigliamento per la casa dediche al mare, ai cieli, alle stelle, chiari di luna disegnati su fondi blu per copriletti fantasiosi, ma mai ci era stato mostrato - almeno per la mia conoscenza - un catalogo di motivi interamente ispirati ai grandi scienziati matematici della storia. Non mi era mai accaduto di esaminare un motivo ispirato da Euclide ( e il nome è dato al tessuto) , giocato tra i suoi famosi “due punti e una sola retta”, nè avevo incontrato riportato con design fantasia il quadratino di Pitagora sui lati del famoso triangolo rettangolo. E non finisce qui: il delirio matematico di Rubelli continua con riferimenti ad Archimede (altro nome usato per il tessuto che si ispira al grande fisico-matematico) il cui design si diverte a interpretare il fenomeno che consente ad oggetti di galleggiare . E’ l’universo liquido di Talete quello che arieggia nel design del tessuto che fa parte di questa curiosa e assolutamente inedita dedica stilistica di Rubelli.
Ultimo aggiornamento: 13:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA