Il girone di ferro lo prende il Milan: Psg, Borussia Dortmund e Newcastle. Povero Pioli, non gli sarebbe potuta andare peggio. Quello soft, quasi materasso, è dell’Inter: Benfica distrutto fino a pochi mesi fa tra andata e ritorno ai quarti di finale, Salisburgo e Real Sociedad.
Sarebbe di certo potuta andare meglio al Napoli, che dalla prima fascia si becca il Real Madrid di Carlo Ancelotti, l’Union Berlino di Gosens e Bonucci (che oggi è partito per la Germania) e il Braga. Beh, diciamo che per gli uomini di Rudi Garcia, qualora riuscissero a mostrarsi sul livello dello scorso anno, non dovrebbero esserci problemi. Così come spera la Lazio che dalla terza fascia pesca il Feyenoord in prima, l’Atletico Madrid e il Celtic.
INTRECCI
Partiamo dal Milan: che non solo ritrova Donnarumma, il portiere andato via a parametro zero, ma sopratutto Sandro Tonali, appena passato ai bianconeri d’Oltremanica. L’impatto con la Premier League è stato importante per il centrocampista della nazionale, e chissà quale sarà l’accoglienza di San Siro. Cuori divisi a metà. Di certo come detto a Pioli poteva andare decisamente in maniera diversa. Il Milan dovrà sudare.
E poi l’altro intreccio è quello di Carlo Ancelotti, che torna a Napoli: panchina che lui si è preso diverse stagioni fa e che ha lasciato sicuramente non in maniera tranquilla. Il suo Real al momento è primo nella Liga a punteggio pieno, con un Bellingham devastante. E poi c’è sempre quel dna europeo che rende i madrileni imprevedibili. Cioè in fondo ci arrivano quasi sempre. Che dire poi del Feyenoord, nel girone della Lazio: dopo i fatti di Piazza di Spagna con la devastazione alla barcaccia ogni anno torna a Roma. I tifosi anche l’anno scorso hanno fatto vivere momenti di tensione alla Capitale. La sorte in questo caso è stata davvero poco benevola, come se si divertisse a far aumentare la tensione. Ma è la Champions, signori. E tra poco si risentirà la musichetta.
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