Allegri, da Berlusconi a Ibrahimovic, fino a Sacchi e Adani: tutti i litigi dell'allenatore bianconero

Il fantasista Max litiga con tutti. Solo e criticato, alla fine è esploso

Venerdì 17 Maggio 2024 di Alberto Dalla Palma
Juventus’ head coach Massimiliano Allegri during the Italian Cup final soccer match between Atalanta and Juventus at Rome's Olympic Stadium, Italy, Wednesday, May 15, 2024. (Fabrizio Corradetti/LaPresse)

Gli piacciono le donne e i cavalli, ha litigato con Berlusconi e Ibra, si è scontrato con Sacchi e Adani, ha mandato a quel paese tutti gli opinionisti delle tv italiane e anche qualche collega, ha chiesto la mano di Erika e l’ha abbandonata a pochi passi dall’altare perché era giovane e non si sentiva pronto, ha amato Ambra e poi le ha chiuso la porta in faccia invaghito di un’altra donna. Non è facile entrare nel mondo di Massimiliano Allegri che passa da un palcoscenico all’altro alternando sorrisi, insulti, strette di mano e scuse con un istinto tutto livornese. «Scherzavo» fu costretto a dire in diretta ad Arrigo Sacchi, che è stato uno dei primi ad accusarlo di un non gioco che si scontra con il curriculum: uno scudetto e una Supercoppa con il Milan, cinque scudetti consecutivi con la Juve più cinque Coppe Italia (l’ultima, da record, mercoledì sera all’Olimpico, teatro di uno sbrocco punito con due giornate di squalifica e qualche migliaio di euro di multa) e due Supercoppe.

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LE CRITICHE

E’ possibile vincere così tanto senza giocare bene o, comunque, senza avere dei valori tecnici e tattici? «Non siamo d’accordo neanche stasera sulla partita che abbiamo visto, io in un modo e tu in un altro» tuonò Max a Sacchi, che rispose per le rime. «Quando avrai imparato il rispetto delle persone, tornerò a parlare con te» la risposta piccata del maestro di Fusignano, che venne accusato di essere un «permaloso».

Oramai si era già diffusa la voce che Allegri non riesce far giocare le sue squadre. «Mister, ma che cosa ha da ridere che abbiamo fatto cagare» gli disse Ibra dopo un ko con l’Arsenal. «Zlatan, pensa a te e non a me, che in campo hai fatto cagare tu».

Il mondo di Allegri è fatto di liti e di follie, di scatti d’ira e di gesti d’amore, di un piatto di caciucco e di un salto all’ippodromo, di tradimenti e di proposte di matrimonio. Pare l’avesse fatta anche ad Ambra prima di lasciarla senza più dare un segnale della sua esistenza. Anzi, le chiese di pagare l’affitto della casa dove erano andati a convivere e la soubrette romana finì dallo psicologo, forse come Erika, abbandonata a due giorni dal matrimonio a Pescara.

BRUTTO GIOCO 

Siamo davanti a un fantasista della vita ma certe volte Max non si regola, gli si chiude la vena e tira fuori comportamenti incomprensibili come quelli dell’Olimpico, dove ha chiuso la sua notte litigando con un altro giornalista, Guido Vaciago, direttore di Tuttosport. Nel corso degli anni aveva già discusso con Sconcerti e con Teotino, con gli inviati di Sky e di Dazn, e con opinionisti come Sacchi e Adani, quest’ultimo ossessivo contro Allegri. «Tu non sai niente, non hai mai allenato, ora parlo io e tu devi stare zitto» urlò il tecnico della Juve all’ex difensore dell’Inter, che non riuscì a trattenersi. «Stai zitto lo devi dire a tuo fratello».

Allegri era tornato alla Juve dopo due anni di riposo: l’aveva lasciata con cinque scudetti consecutivi e l’ha ritrovata dopo la parentesi di Andrea Pirlo, ultimo a vincere nel 2021 la Coppa Italia prima dell’impresa di Max contro l’Atalanta all’Olimpico, terminata con il lancio della giacca e della cravatta, con gli insulti all’arbitro Maresca, le urla contro il designatore Rocchi e alcuni gesti inequivocabili contro il direttore Giuntoli, colpevole di aver cercato (e convinto) Thiago Motta già tra gennaio e febbraio. Max, negli ultimi due anni, era stato costretto a sostenere la Juve in mezzo alle inchieste sportive e penali, all’addio di Ronaldo, all’uscita di Agnelli e alle squalifiche per doping (Pogba) e scommesse (Fagioli). E alla fine, quando si è preso la Coppa, ha sbroccato di brutto, senza porre un limite ai gesti e alle parole: una rivincita, dice, contro tutto e contro tutti, stremato dal punto di vista emotivo da un mondo che ormai fa perdere la testa.

Ultimo aggiornamento: 14:20
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