La Roma, battendo il Monza 1-0, compie un piccolo balzo in avanti, ma che fatica. Che brutto il primo tempo, che brutta la squadra di Mourinho per quasi tutto il match, passaggi lenti, poco ritmo, rari i palloni giocati in avanti. Ma poi esistono le favole, le storie a lieto fine. E succede che, al minuto 45 della ripresa, Stephan El Shaarawy, l’uomo della settimana, finito per bocca di Fabrizio Corona sul banco degli imputati “virtuali” e non reali.
Roma-Monza, la partita
Sì, virtuali, perché il Faraone non è entrato nell’inchiesta sul calcio scommesse, né per ora risulta presente sul registro degli indagati.
Mou si difende, quasi inspiegabilmente, per tutto il primo tempo, senza mai riuscire a ripartire con pericolosità. Nella ripresa, il tecnico portoghese, che sul finire di gara viene espulso dopo un battibecco con Palladino (rugini del passato), passa alla difesa a quattro e inserisce due attaccanti al fianco di Lukaku, che di occasioni per far male stavolta non ne ha avute molte. Il belga gioca soprattutto di sponda, per i compagni e meno per il gol, anche se ci prova un paio di volte. E proprio quando meno te lo aspetti, esce la rete del successo, che Mou festeggia come la vittoria in una finale di Coppa.
I protagonisti
E protagonista è anche Zalewski, pure lui nell’occhio del ciclone nell’ultima settimana, che mette al centro un pallone, che Azmoun cerca di mandare in porta. Un rimpallo favorisce ElSha che si libera dalla tensione e sotto la Sud scoppia in lacrime. La classifica ora si fa più interessante, in attesa della supersfida di domenica a San Siro contro l’Inter. La Roma, ancora rimaneggiata, ha ancora bisogno di recuperare gli uomini migliori, Pellegrini, Sanches, Smalling, senza di loro è complicato fare gioco e non tutte le partite si possono vincere così. Come una favola a lieto fine.