Ultimo bacio all’Olimpico. Romelu Lukaku saluterà i tifosi della Roma domenica sera contro il Genoa e probabilmente, se un giorno li rivedrà, sarà da avversario.
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COSTI ALTI
Quello che però a volte viene trascurato è quanto i suoi gol siano stati decisivi. In Serie A hanno portato ben 10 punti in classifica: 1 con il Torino, 2 col Frosinone, 2 con il Lecce, 1 con la Fiorentina, 2 con il Verona, 1 con l’Udinese e 1 con la Juventus. Non solo, nel girone di Europa League grazie a lui la Roma ha guadagnato 7 punti: 4 con lo Sheriff (andata e ritorno) e 3 con il Servette (a/r). Inoltre, ha realizzato la rete del pareggio nel play-off d’andata con il Feyenoord. Infine, pure quella del pari con la Cremonese in Coppa Italia. Bisognerebbe aggiungere al computo anche tutte le partite che ha disputato in nazionale da settembre in poi: si tratta di sei da titolare nelle quali ha segnato ben otto gol. Se si aggiungono anche queste, Lukaku ha giocato in totale 50 match e ne mancano ancora due di campionato. Insomma, è il calciatore che ha inciso di più assieme a Dybala e destino vuole che entrambi potrebbero salutare in estate. Per Romelu, infatti, le possibilità di rimanere in giallorosso sono ridotte al lumicino, costa tanto, ha un ingaggio alto e ha 31 anni. Troppi per ipotizzare un investimento così oneroso da parte della famiglia Friedkin (i Blues lo quotano 37 milioni di sterline). A suo sfavore c’è la seconda parte di stagione nella quale i bassi sono stati più degli alti, ma l’analisi andrebbe fatta sull’intero anno. Probabilmente il cambio allenatore, la stanchezza accumulata e gli esterni che hanno un coefficiente di precisione cross molto basso, hanno inciso anche sulle sue prestazioni. Trovare in estate un attaccante di peso così incisivo a costi relativamente contenuti non sarà facile. A meno che la Roma e De Rossi non abbiano intenzione di puntare tutto su Abraham.