Impresa di Fabio Fognini all'Atp di Rio de Janeiro: il 27/enne ligure ha battuto in semifinale Rafael Nadal 1-6, 6-2, 7-5, e ora trova in finale David Ferrer, che ha superato Haider-Maurer. Fognini, con il numero 28 primo italiano del tennis mondiale, nei precedenti turni ha superato il ceco Vesely e lo spagnolo Andujar. Contro Nadal, numero 3 del mondo, aveva perso le quattro precedenti sfide. Nella finale, quindi, Fognini affronta Ferrer. Lo spagnolo ha sempre avuto la meglio nei precedenti sette incontri.
«Ho giocato la miglior partita della mia carriera. Non ho parole per descrivere questo momento -dice il tennista ligure-. Nel primo set ho sbagliato ad affrettare un pò i tempi, poi nella seconda partita mi sono reso conto che avevo effettivamente una chance. Ho giocato la mia miglior partita della carriera, perché tutti sanno che Nadal è il numero 1 su questa superficie. Contro di lui bisogna rischiare e io l'ho fatto. Non ho mai vinto con Ferrer, ma ora mi godo questo momento. Se dovessi vincere, sarebbe splendido. Se dovessi perdere, tornerei comunque a casa con splendidi ricordi».
Le difficoltà degli ultimi mesi sembrano finalmente archiviate: «Negli ultimi 4-5 mesi, tra la fine del 2014 e l'inizio del 2015, ho fatto fatica. Ho continuato a lavorare e i risultati stanno arrivando -dice puntando ancora più in alto-: non mi interessa essere il numero 1 d'Italia...».
Ottimo risultato anche per Sara Errani, che si è qualificata per la 17/a finale in carriera (sette i titoli conquistati) battendo per 7-5 6-3 a Rio de Janeiro la svedese Johanna Larsson, numero 69 del ranking, contro la quale aveva vinto anche le cinque sfide precedenti. Contenderà il trofeo alla 27enne romagnola, numero 16 del tennis mondiale, la slovacca Anna Schmiedlova, numero 75 e mai affrontata in precedenza, che nell'altra semifinale ha sconfitto per 6-3 4-6 6-2 la romena Irina-Camelia Begu.
La Errani era arrivata in semifinale superando la brasiliana Teliana Pereira, la spagnola Lourdes Dominguez Lino e la brasiliana Beatriz Haddad Maia, ritiratasi durante il terzo set.
«Ho giocato la miglior partita della mia carriera. Non ho parole per descrivere questo momento -dice il tennista ligure-. Nel primo set ho sbagliato ad affrettare un pò i tempi, poi nella seconda partita mi sono reso conto che avevo effettivamente una chance. Ho giocato la mia miglior partita della carriera, perché tutti sanno che Nadal è il numero 1 su questa superficie. Contro di lui bisogna rischiare e io l'ho fatto. Non ho mai vinto con Ferrer, ma ora mi godo questo momento. Se dovessi vincere, sarebbe splendido. Se dovessi perdere, tornerei comunque a casa con splendidi ricordi».
Le difficoltà degli ultimi mesi sembrano finalmente archiviate: «Negli ultimi 4-5 mesi, tra la fine del 2014 e l'inizio del 2015, ho fatto fatica. Ho continuato a lavorare e i risultati stanno arrivando -dice puntando ancora più in alto-: non mi interessa essere il numero 1 d'Italia...».
Ottimo risultato anche per Sara Errani, che si è qualificata per la 17/a finale in carriera (sette i titoli conquistati) battendo per 7-5 6-3 a Rio de Janeiro la svedese Johanna Larsson, numero 69 del ranking, contro la quale aveva vinto anche le cinque sfide precedenti. Contenderà il trofeo alla 27enne romagnola, numero 16 del tennis mondiale, la slovacca Anna Schmiedlova, numero 75 e mai affrontata in precedenza, che nell'altra semifinale ha sconfitto per 6-3 4-6 6-2 la romena Irina-Camelia Begu.
La Errani era arrivata in semifinale superando la brasiliana Teliana Pereira, la spagnola Lourdes Dominguez Lino e la brasiliana Beatriz Haddad Maia, ritiratasi durante il terzo set.
