Il 20 febbraio 2020 a Codogno fu il primo italiano diagnosticato con il Covid. A due anni da quel giorno in cui con lui l'Italia intera precipitava nell'incubo della pandemia, Mattia Maestri, 40 anni, parteciperà all'Ironman di Cervia, una sfida di resistenza fisica che si terrà il prossimo weekend dal 15 al 18 settembre. Un sogno avverato, ma anche una rivincita su quella malattia che ha lasciato ferite profonde nell'anima. Sì perchè dopo il contagio, il virus ha portato via anche suo padre: «Mio papà è morto per Covid: quando scenderò in gara a Cervia, il mio primo pensiero sarà per lui» ha raccontato Mattia a Repubblica.
Covid, non ci sono più pazienti nelle terapie intensive
«Sarà la mia rinascita»
Dopo il tampone positivo Mattia fu ricoverato per tre settimane in rianimazione, lottando tra la vita e la morte.
La gara di Triathlon è una prova di resistenza che prevede diversi tipi di sport: 4 km di nuoto, oltre 180 chilometri di bicicletta e una maratona completa (42,195 chilometri di corsa). Un percorso impegnativo che Maestri spera di completare, innanzitutto. Come obiettivo ha anche un tempo «Spero di metterci tra le 12 e le 14 ore». E conclude: «Lo faccio per me stesso, ma se posso essere un modello anche per qualcun altro, sono ancora più contento. Per me lo sport rappresenta tantissimo nella vita e quando faccio sport sono felice. Per me lo sport è stato una medicina e penso possa esserlo per tutti»