Concorso scuola, c'è il rischio di una valanga di ricorsi. Ne è convinta la Flc Cgil che ha riguardo ha scritto al ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi. Secondo il sindacato i problemi che potrebbero portare il caos sul conocrso sono: quesiti errati o formulati in maniera ambigua, alto tasso di bocciatura, mancata pubblicazione dei quesiti somministrati nelle prove sinora svolte.
Concorso scuola, il 90 per cento dei partecipanti viene bocciato. «È la strage degli innocenti»
Concorso scuola, quiz sbagliati e troppi bocciati: «Rischio ricorsi»
La Flc Cgil ha scritto al ministro chiedendo un suo intervento su diverse questioni attinenti il concorso ordinario della secondaria in corso di svolgimento «Abbiamo già rilevato 10-15 quiz errati - spiega all'Ansa Manuela Pascarella, responsabile precari e reclutamento del sindacato - e serve un dato sulle bocciature». «È interesse della stessa amministrazione evitare il ricorso al contenzioso», scrive il segretario Flc Francesco Sinopoli al ministro.
La posizione del sindacato
«Serve un dato sulle bocciature - continua Pascarella - non possiamo solo basarci sulle impressioni dei candidati alle sedi d'esame.
La lettera
«Abbiamo rilevato che rispetto alle puntuali segnalazioni sinora inviate dalla FLC CGIL sia interesse della stessa amministrazione evitare il ricorso al contenzioso e, una volta esperite le opportune verifiche sui contenuti dei quiz, assumere le conseguenti decisioni tese a tutelare i candidati penalizzati«, scrive Sinopoli nella lettera inviata a Bianchi e al capo dipartimento Stefano Versari. »Abbiamo chiesto che siano diffusi i dati ufficiali sui candidati che hanno superato le prove scritte sin qui svolte e che questo dato sia aggiornato costantemente con il prosieguo delle prove. Abbiamo chiesto inoltre la convocazione delle organizzazioni sindacali per avviare un ampio confronto sulle procedure di reclutamento e la riforma prevista nel PNRR. Questo confronto è oggi necessario e potrebbe costituire un'occasione preziosa per la scuola e per il Ministero di definire finalmente un sistema di reclutamento a regime stabile, affidabile ed efficace, incentrato su solidi percorsi di formazione in ingresso, che consuetando si superare il modello nozionistico dei quiz a favore di un modello incentrato sulla formazione delle competenze metodologiche e didattiche irrinunciabili per la professionalità docente«, conclude il dirigente sindacale.