L'ansia pesa anche sulla bilancia.
Ritmi di vita frenetici, figli, lavoro, problemi sentimentali. Ma attenzione, lasciarsi travolgere dalle emozioni, può avere effetti deleteri sulla salute psicofisica e sul girovita. A metterci in guardia è Giorgio Calabrese, nutrizionista e dietologo, presidente del Comitato nazionale per la Sicurezza Alimentare del Ministero della Salute. «Lo stress fa ingrassare e il motivo è semplice. Quando siamo sotto pressione l’organismo produce un ormone chiamato cortisolo. Elevati livelli di questo ormone determinano un aumento della glicemia nel sangue, ossia dei livelli di zuccheri, che a loro volta provocano un aumento dell’insulina che produce grassi. L’insulina è infatti l’ormone che stimola l’appetito e spinge a mangiare di più e di conseguenza a ingrassare – spiega Calabrese – C’è poi sempre uno stress positivo e uno negativo. Lo stress da esame è positivo perché non produce una elevata quantità di cortisolo, di adrenalina e insulina quindi non ingrassiamo. Lo stress negativo è invece quello che produce un eccesso di questi ormoni a causa dei quali si ha un aumento di peso».
I CONSIGLI
C’è poi la fame nervosa. Quando le giornate sono scandite da ritmi frenetici e ci sentiamo con i “nervi a fior di pelle” è facile cercare di consolarci con il “comfort food” ossia cibi veloci e saporiti ma decisamente poco sani dal punto di vista nutrizionale e molto calorici. Siamo nervosi, mangiamo male e l’ago della bilancia sale. Rompere questo circolo vizioso non è impossibile. Il segreto è in una dieta ad hoc. È sempre il guru della dieta mediterranea a ricordare che per far addormentare i bambini, non a caso, si usa dare latte e miele. Questo perché nel latte c’è il triptofano e nel miele c’è il mix glucosio-fruttosio, tutte sostanze in grado di produrre serotonina, modulatore dell’umore. Per cominciare bene la giornata via libera a una sana colazione a base di latte e miele accompagnati da carboidrati complessi integrali tipo fette biscottate con un velo di marmellata. Durante il giorno, come spezzafame, meglio la frutta secca che contiene i grassi Omega3 con effetti positivi sulla corteccia celebrare. A pranzo è meglio prediligere proteine di facile digeribilità tipo pesce, uova, formaggi freschi o carne bianca più verdure. La sera possiamo concederci un primo piatto a base di pasta, riso o gnocchi con salsa di pomodoro, un alimento ricco non solo di licopene ma anche di selenio e zinco, tutti elementi che donano serenità al nostro organismo. Inoltre, non bisogna farsi mancare i minerali: il ferro e il rame servono a dare energia e a rinforzare la formazione di globuli rossi, mentre lo zinco rende più efficienti le difese immunitarie. Si trovano in ostriche, frutti di mare, carne, latticini, uova e tutta la frutta secca.
CAMPANELLI D’ALLARME
La tensione fisica, psichica e nervosa può avere effetti diversi sulla linea secondo Leonardo Mendolicchio, psichiatra presso l’Istituto Auxologico di Milano, uno dei massimi esperti in disturbi alimentari. «Bisogna distinguere lo stress acuto, che è una reazione emotiva dovuta a un pericolo che può produrre un dispendio di energia e si traduce in una perdita di peso dallo stress cronico, ossia protratto nel tempo che invece ci fa ingrassare per la sovrapproduzione di cortisolo – spiega Mendolicchio – Ma c’è anche un altro motivo per il quale l’ansia pesa sulla bilancia. Lo stressato dorme male e tende a mangiare di più, soprattutto dolci. A lungo andare mette su chili». Bisogna far attenzione a dei campanelli d’allarme che, secondo lo psichiatra, non andrebbero ignorati. L’insonnia, l’affaticabilità e i disturbi psicofisici come la cefalea o il mal di stomaco sono dei chiari segnali che è arrivato il momento di “decelerare”, fermarsi e prendersi cura di sé. © RIPRODUZIONE RISERVATA