Influenza, impennata nella prima settimana del 2020: ci si può ancora vaccinare

Martedì 7 Gennaio 2020
Influenza, impennata di casi nella prima settimana del 2020: ci si può ancora vaccinare

Impennata dei casi di influenza nella prima settimana del nuovo anno: negli studi dei medici di famiglia si è registrato, infatti, un aumento almeno del 20% dei pazienti colpiti dai virus influenzali rispetto alle settimane antecedenti. A rilevarlo è il segretario della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg), Silvestro Scotti.

 
«Stiamo entrando nella fase di picco dell'influenza stagionale e tra Capodanno e l'Epifania abbiamo registrato un incremento dei casi.

Dall'inizio di gennaio - afferma Scotti - abbiamo avuto almeno un 20% in più di persone colpite, e questo si è rilevato in generale su tutto il territorio nazionale». Nel periodo delle feste natalizie dunque, con le scuole chiuse, «si è determinata essenzialmente una contaminazione di tipo intrafamiliare ma ora, con la riapertura degli istituti scolastici, ci sarà un ulteriore aumento dei casi influenzali».

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L'impennata di inizio anno ha anche portato un aumento delle complicanze legate all'influenza:
«Abbiamo visto soprattutto un aumento delle complicanze di tipo respiratorio e bronchiale - prosegue Scotti - con alcuni casi più gravi di polmonite, soprattutto nei soggetti più fragili come gli anziani». Dal presidente dei medici di famiglia, dunque, l'invito a vaccinarsi indirizzato in primo luogo ai soggetti appartenenti alle categorie a rischio e che non lo avessero ancora fatto: «E' importante che i soggetti più a rischio, come anziani o malati cronici, si vaccinino e per farlo c'è ancora tempo fino alla fine di gennaio. L'influenza si protrarrà infatti per alcuni mesi e, dunque - conclude - si è ancora in tempo per immunizzarsi e non incorrere in complicanze».
 

Ultimo aggiornamento: 22:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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