Acclerano le indagini avviate dalla Procura di Roma in relazione ai disordini avvenuti nelle ultime settimane nell'area est della Capitale e legati ad episodi di intolleranza di stampo razziale da parte di militanti di estrema destra. I pm di piazzale Clodio hanno proceduto all'iscrizione in totale di 65 persone, appartenenti a Forza Nuova e Casapound che hanno cavalcato la protesta mettendo in atto veri e propri presidi davanti agli alloggi e centri di accoglienza dove sono state trasferite alcuni nuclei di famiglie rom.
Rom, rischio infrazione Ue: Raggi tratta con Bruxelles
Nei due fascicoli, coordinati dal procuratore aggiunto Francesco Caporale e dal sostituto Eugenio Albamonte, compaiono almeno otto indagati in comune: si tratterebbe dei leader dei movimenti che hanno partecipato alle proteste. Per quanto riguarda il procedimento avviato per i fatti di Torre Maura, avvenuti il 2 aprile scorso, sono 41 le persone indagate alla luce di una informativa depositata nei giorni scorsi dagli agenti della Digos. I tafferugli scoppiarono dopo il trasferimento in una struttura di accoglienza di alcune famiglie rom: circa 200 abitanti della zona, supportati anche da militanti delle organizzazioni di estrema destra, scesero in piazza per protestare. I pm contestano, a vario titolo, i reati di istigazione all'odio razziale, violenza privata, minacce, adunata sediziosa, apologia di fascismo.
LEGGI ANCHE Casal Bruciato, primi denunciati per gli insulti ai rom: ecco i nomi
Contestato anche il reato di rapina in relazione ai panini, che erano destinati alla famiglie rom, calpestati nel corso dei disordini.