«O l'Europa decide seriamente di aiutare l'Italia in concreto, a partire ad esempio dagli immigrati a bordo della nave Diciotti, oppure saremo costretti a fare quello che stroncherà definitivamente il business degli scafisti.
«Se l'Italia vuole ancora trattare questo caso come un salvataggio - è la posizione di Malta - Lampedusa rimane il luogo più vicino di sicurezza secondo le convenzioni applicabili». Inoltre, sostiene Farrugia, la Guardia costiera italiana «ha intercettato i migranti» in acque maltesi «soltanto per impedirgli di entrare nelle acque italiane» e l'intervento è avvenuto «senza coordinamento con il competente» centro maltese. «Diciotti dimostra che l'Italia non si tira mai indietro quando si tratta di salvare vite umane. Il comportamento di Malta è ancora una volta inqualificabile e meritevole di sanzioni - afferma Toninelli -. L'Ue si faccia avanti e apra i propri porti alla solidarietà, altrimenti non ha motivo di esistere». L'obiettivo, quindi, è quello di spingere l'Europa a farsi carico della situazione, smettendo di non trattare il fenomeno migratorio come un problema di politica interna. Le reazioni non mancano, anche a colpi di tweet. «Ancora una volta spot sulla pelle di persone in mezzo al mare.
Sulla nave Diciotti il Ministro Toninelli inasprisce i rapporti con Malta. Il tutto in nome della propaganda, a dispetto degli esseri umani», accusa il senatore del Pd Ernesto Magorno. «Siamo al punto che un ministro della Repubblica annuncia a mezzo stampa la decisione di compiere un reato. Contro le Convenzioni internazionali firmate dal nostro Paese e contro la Costituzione su cui ha prestato giuramento», afferma il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, rivolto a Salvini. Secondo Giuseppe Civati di Possibile «la minaccia di Salvini è un ricatto criminale. Rispedire in Libia i migranti, ora a bordo della Diciotti, sarebbe l'atto peggiore di un governo che ha già calpestato i diritti umani». Sul fronte opposto Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, punta il dito contro «la presa in giro dell'immigrazione incontrollata»: «l'unica soluzione - dice - è il blocco navale al largo delle coste libiche».