Rocco Siffredi-Alisa Toaff, cosa è successo: dall'intervista alla denuncia per molestie sessuali, passando per gli audio pubblicati, tutta la storia

Avances, insulti, messaggi vocali e battaglie social. Tutti i passaggi dello scontro tra il pornodivo e la giornalista

Venerdì 22 Marzo 2024
Rocco Siffredi-Alisa Toaff, cosa è successo: dalla denuncia per molestie sessuali agli audio pubblicati, tutta la storia

Rocco Siffredi-Alisa Toaff, lo scontro continua. A due giorni dalla denuncia per molestie sessuali della giornalista contro il pornodivo, sui social sono apparse due distinte fazioni, tra chi difende a spada tratta l'uomo e chi invece sta dalla parte della cronista dell'AdnKronos.

Il tutto, mentre vengono pubblicate le conversazioni e gli audio tra i due. 

Rocco Siffredi, chi è la giornalista che lo ha denunciato per molestie. Le chat e la replica dell'attore: «Lei faceva continue allusioni»

La denuncia di Toaff

La battaglia legale tra Siffredi e Toaff è iniziata lo scorso 20 marzo, con la presentazione della denuncia - con tanto di chat whatsapp contenenti lo scambio di messaggi tra i due - per molestie sessuali da parte della giornalista, assistita dall'avvocata Laura Sgrò. Secondo quanto racconta la donna, tutto sarebbe cominciato verso la fine dello scorso anno, quando la cronista avrebbe contattato l'attore per un'intervista sulla serie "Supersex", ispirata proprio alla vita di Siffredi e uscita pochi giorni fa.

Tra i messaggi iniziali, che vengono definiti come colloquiali e gentili, sarebbero comparsi i primi commenti - con complimenti e lusinghe - a una foto whatsapp della donna, a cui lei però non avrebbe dato molto peso. Ma sarebbe stato dopo l'intervista che le chat sarebbero continuate in maniera insistente. «Devo dire che sei veramente simpatica, troppo forte, troppo carina e bona», sono alcune delle frasi pronunciate dal pornodivo in un vocale, subito dopo aver incontrato la giornalista. E poi ancora riferimenti alla «femminilità top» e all'amica che aveva raggiunto la vittima delle molestie, «Eravate in due e non una e me ne sono scappato. Non per paura, ma per non fare danni», si legge in un altro messaggio. La situazione però, in base a quanto testimoniato dalla giornalista, sarebbe peggiorata sempre più.

Prima della pubblicazione, l'intervista sarebbe stata fatta leggere a Siffredi, che avrebbe espresso il suo disappunto chiedendo la rimozione di alcuni contenuti. Una volta eliminate le parti richieste, in un primo momento l'attore avrebbe ringraziato la giornalista. Dopo la pubblicazione, però, le cose sarebbero precipitate, con una serie di insulti e allusioni alla vita sessuale della donna. La cronista, turbata dalle sue parole, avrebbe controbattuto, rispondendo nel merito del suo lavoro e avvertendolo dicendogli che se avesse continuato con gli insulti sarebbe stata costretta a denunciarlo. Seguono poi diversi messaggi, scritti e vocali, e tentativi di chiamate senza risposta da parte di Siffredi, fino al giorno dopo e fino alle scuse. «Per quanto riguarda la parte offensiva ti chiedo scusa come donna ma non lo faccio per evitare la tua denuncia, fai quello che ti senti, no problem», si legge in un messaggio. Una situazione che, si legge ancora nella denuncia, avrebbe costretto la giornalista a rivolgersi al suo medico curante a causa del forte stato ansioso e dei crampi addominali che, secondo quanto spiegato, sarebbero stati causati proprio dal comportamento di Siffredi.

La risposta di Siffredi

Immediata la risposta di Rocco Siffredi, che avrebbe smentito tutto, sfidando anche la giornalista a pubblicare tutte le chat. «Sono accuse gravi, ma totalmente infondate», avrebbe detto il pornoattore. «Che mostri davvero tutto il contenuto delle chat. È lei che ha fatto continue allusioni durante l'intervista. Ho le chat, ho le immagini della telecamera dell'hotel, ho dieci testimoni, ho i testi delle interviste come erano stati scritti. E mi chiedeva consulenze sul sesso in continuazione. Mi avevano sconsigliato tutti di rilasciarle questa intervista, per i modi insistenti e aggressivi con cui si era presentata la giornalista. Ho scelto io di farla a titolo personale. Ora, dopo un incontro pubblico e uno scazzo telefonico, per cui ho già chiesto scusa, vengo pure ripagato così. Ma io ho conservato tutti i messaggi e la sfido: mostri davvero tutto il contenuto delle chat».

L'intervista della giornalista

Detto fatto. Dopo giorni di anonimità, la giornalista dell'AdnKronos ha rivelato oggi la sua identità, raccontandosi in un'intervista al "Corriere della Sera" e a "la Repubblica". «Siffredi non si rende conto della gravità di quello che dice. Addirittura chiede che venga reso pubblico il mio nome, come se volesse mettermi all'indice. Ma sa di aver sbagliato e sa di rischiare, per questo prova a rovesciare la cosa su di me. Ho la colite per il nervosismo che mi è venuto a leggere certe sue risposte - aggiunge - e i giorni precedenti non erano stati facili. La polizia ha già una chiavetta Usb con tutto quello che ci siamo detti e scritti, compreso il testo dell'intervista. Com'era e come è stata modificata su sua richiesta. Non ho omesso niente. Sulle offese personali avrei potuto sorvolare ma non accetto in nessun modo che venga messa in dubbio la mia professionalità». Siffredi, gli viene chiesto, parla di una intervista "irrituale": «Ho un figlio di nove anni, un compagno di 15 anni più giovane e ci provavo con lui? Non è proprio il mio tipo, né potrei mai andare con uno con la sua storia. L'intervista non era stata autorizzata, ha chiesto lui di farla ugualmente, di persona, venendo a Roma in hotel. Quando ha capito che non c'era trippa per gatti, è scappato. Per ore ha insistito a chiamarmi e a mandare messaggi. Una persecuzione. Non accetta il rifiuto e mi svilisce come donna, dicendo che devo fare più sesso "per tornare normale"».

 

Gli audio pubblicati

Ci sarebbe però dell'altro. Dopo le chat pubblicate, sul profilo Instagram di Repubblica sarebbero poi comparsi i messaggi vocali del pornodivo, mandati proprio alla giornalista di AdnKronos: «Ho letto il tuo articolo e devo dire che quando il destino ti dice “non incontrare quella persona perché è sbagliata, non giusta, non è una brava persona”. La mia natura mi porta sempre a scoprire perché. E calcola che avevano sempre ragione: non sei una giornalista, sei piuttosto una approfittatrice, per vendere i tuoi articolini gonfiati estremamente, dove ci metti tanto del tuo e appesantisci. Cioè eri talmente piena di voler appesantire che togli di qua perché te l’ha detto il direttore e aggiungi di là. Vabbè, buona vita, woman. Buona vita», si sente esclamare l'attore nelle conversazioni. «Ultimo messaggio, a te credo che ti manchi il c…o. Questa è una cosa che ho notato, perché quando una donna arriva ad essere così vuol dire che il c…o gli manca per davvero. Quindi ecco fatti una pausa, fatti una scorpacciata di c…i. Dopodiché tornerai a essere una persona normale». Messaggi, queste, che confermerebbero le parole di Alisa Toaff, decisa ad andare avanti con la sua battaglia: «Fino a quando ci sono complimenti poco graditi, di solito ci passo sopra. Ma lui mi ha colpita nella mia dignità di donna, di giornalista, di professionista. Non è accettabile che accada una cosa del genere mentre si sta lavorando solo perché sono una donna. Se fossi stata un uomo? Si sarebbe comportato così? Questo è un atteggiamento sessista e soprattutto molesto. Per questo l’ho denunciato». 

La risposta del legale di Siffredi

«Non vi è stata alcuna condotta di molestia, tantomeno sessuale. L'unico incontro con la giornalista è avvenuto in una hall di un albergo di fronte a decine di persone sotto l'occhio di telecamere dei cui filmati è stata già richiesta copia». È quanto ha comunicato Antonio Marino, legale del porno attore Rocco Siffredi. «Il signor Siffredi si dichiara esterrefatto per l'accusa ricevuta, che respinge con fermezza», aggiunge l'avvocato, spiegando che il suo assistito «ha già conferito apposito mandato per la tutela della propria reputazione con riferimento all'affermazione di "fama di predatore" riportata nell'intervista odierna del Corriere». Il legale ha poi specificato che «lo scambio di messaggi avvenuto tra i due ( Siffredi e la giornalista) prima dell'intervista è stato cortese così come sereno è stato il clima in cui si è svolta l'intervista. Tanto che, sia la giornalista sia l'amica "fan" di Rocco Siffredi che aveva portato con sé, a conclusione dell'intervista avevano chiesto ed ottenuto di fare delle foto insieme a lui da pubblicare sui social, confermando così il clima di serenità in cui l'incontro è avvenuto». Marino ha sottolineato anche che «a seguito della pubblicazione dell'intervista c'è stato invece un diverbio telefonico che ha avuto ad oggetto alcune lagnanze da parte di Siffredi in merito alla trasposizione nell'intervista di quanto effettivamente da lui raccontato: innanzitutto per la rappresentazione della sua persona in qualità di "depresso"; inoltre per alcuni giudizi attribuiti a Siffredi che invece aveva subito disconosciuto e che riguardavano commenti negativi su Alessandro Borghi e più in generale sulla serie Supersex». «L'attore si dichiara profondamente dispiaciuto e ribadisce le scuse già formulate privatamente (nell'immediatezza) e pubblicamente per le parole e i toni utilizzati nel litigio telefonico, ma resta ugualmente sconcertato dall'accusa infamante di "molestie sessuali" che respinge con vigore», ha concluso il legale.

Lo scontro sui social

Dopo la denuncia di Alisa Toaff, sui social è iniziata la battaglia tra i supporter del pornodivo e quelli della giornalista. Una battaglia a suon di hashtag - come #iostoconrocco -, repost di storie o post e tweet su X. A combatterla, però, sembra essere solo Rocco Riffredi, che sul suo profilo Instagram sta ricondividendo i commenti dei suoi fan. Nessuna risposta invece dalla giornalista, che ha preferito affidarsi alla stampa per le sue dichiarazioni.

Con una storia su Instagram, il pornodivo ha poi invitato i fan a smetterla di insultare Toff, travolta nelle ultime ore dagli insulti sui social: «Ragazzi, ho un messaggio importante da darvi, veramente importante. Se mi volete bene dovete fare quello che vi chiedo: smettetela di insultare la giornalista con la quale ho questa problematica, chiamiamola incomprensione. Vi chiedo di non insultarla, di non minacciarla e soprattutto di rispettare la sua natura, la sua persona. È una donna, abbiamo avuto un problema, è un problema nostro che risolviamo però vi chiedo veramente di cuore, se mi amate, se mi rispettate come so che fate, non insultatela, non mancatele di rispetto. È la cosa che vi chiedo veramente di più col cuore. Ok? Grazie».

Ultimo aggiornamento: 24 Marzo, 12:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA