Sanità, un modello da rilanciare

Giovedì 16 Gennaio 2020
Sanità, un modello da rilanciare
SACILE
Sanità: presente e futuro a Sacile (Legge regionale Modello Sacile 2.0), è il tema del convegno, organizzato dal Partito democratico e da Articolo Uno unitamente a Cittadinanza Attiva - Tribunale per il diritto dei malati, in programma martedì 21 gennaio alle 20.30 a Palazzo Ragazzoni e che «vuole essere una risposta chiara e decisa alla proposta della Lega che proprio a Sacile ha lanciato l'idea di una sanità privata (il Policlinico di Sacile, ndr), per ribadire invece il pieno sostegno, al modello di sanità pubblica, l'unica che può garantire servizi efficienti ed efficaci, che è il Modello Sacile 2.0 che con questo convegno vogliamo rilanciare».
MODELLO DA RILANCIARE
È quanto sottolineano il segretario del Circolo di Sacile del Pd Claudio Modolo e quella del Pd di Fontanafredda Anna Filipetto assieme al segretario provinciale di Articolo Uno Maurizio Zamuner e al responsabile di Cittadinanza Attiva - Tribunale per i diritti del malato, Luigi Gasparotto presentando quello che - sostiene Modolo - «vuole rappresentare l'avvio di un percorso che ci porterà in tutti i circoli dell'ex Ambito socio sanitario, per rilanciare quel progetto Modello Sacile 2.0 ideato dal sacilese Giorgio Siro Carniello, sostenuto dalla giunta regionale Serracchiani, che le direttive attuali in materia di sanità della Regione guidata dal leghista Massimiliano Fedriga, hanno spolpato fino a ridurne le peculiarità».
I RELATORI
A sostenere il Modello Sacile 2.0 saranno il consigliere regionale di Open Fvg Furio Honsell (che analizzerà i contenuti della nuova riforma sanitaria), l'ex assessore regionale alla Salute (ai tempi della giunta Illy) Ezio Beltrame, che di professione è medico di base e che ha sostenuto il Modello Sacile; il consigliere regionale del Pd Nicola Conficoni, che si soffermerà in particolare sulle ricadute della riforma Fedriga sul pordenonese; e l'ex dirigente sanitario Nicola Delli Quadri (che è stato tra l'altro direttore generale e commissario dell'Azienda sanitaria di Trieste), che invece affronterà gli aspetti tecnici della riforma. I lavori saranno coordinati dalla componente dell'assemblea nazionale del Pd, la sacilese Patrizia Del Col.
LE RAGIONI
«Dopo un approfondito dibattito che ci ha impegnati nei mesi scorsi - rileva Modolo -, nel corso dei quali abbiamo confermato come il modello Sacile 2.0 rappresenti il fiore all'occhiello per la sanità sacilese in quanto integra sanità e sociale, ora vogliamo avviare un percorso che coinvolgerà i territori dei Comuni dei Servizi sociali comunali del Livenza-Cansiglio-Cavallo, nei quali raccoglieremo le proposte per farne un pacchetto unico da presentare alla Regione a sostegno innanzi tutto della sanità pubblica e, per quanto riguarda il nostro territorio, del Modello Sacile 2.0».
Per Zamuner è necessario «spegnere i facili entusiasmi su una sanità privata attraverso il Policlinico di Sacile, idea che proprio a Sacile è stata lanciata a fine 2019 e che rifiutiamo in quanto non in grado di garantire servizi efficaci ed efficienti come invece lo può fare solo una sanità pubblica. Riteniamo importante iniziare questo percorso proprio da Sacile dove c'è la necessità di rilanciare quel Modello Sacile 2.0 che interpreta alla perfezione quelli che sono i bisogni di un'utenza sempre più anziana che ha bisogno di servizi sanitari e del territorio integrati come lo sono nel Modello che la nuova riforma sanitaria invece continua a penalizzare».
Per il responsabile di Cittadinanza Attiva, Gasparotto, «sulla sanità non si può ragionare solo in termini di risparmio della spesa, ma sui bisogni della gente. Da qui la necessità che la Regione si muova nella direzione di incentivare la sanità pubblica», mentre per Anna Filipetto «ospedale e territorio devono integrarsi nel fornire i servizi alla gente; da qui la necessità di potenziare i servizi, case di riposo e centri diurni nei nostri comuni».
Michelangelo Scarabellotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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