IL CONCERTO
La Valle di Zoldo sarà l'unica località italiana ad ospitare

Lunedì 23 Luglio 2018
IL CONCERTO La Valle di Zoldo sarà l'unica località italiana ad ospitare
IL CONCERTO
La Valle di Zoldo sarà l'unica località italiana ad ospitare per il terzo anno consecutivo la European Spirit of Youth Orchestra (Esyo), l'orchestra dei giovani musicisti europei, costruita e diretta dal maestro triestino-sloveno Igor Coretti/Kuret. Con lo scrittore e viaggiatore Paolo Rumiz nelle vesti del narratore. E già questo rappresenta un piccolo record e vanto per la Valle di Zoldo. Comune che in questi ultimi anni si è assiduamente distinto per iniziative culturali di primo livello. Nell'evento il comune di Val di Zoldo ha dimostrato di credere fin dall'inizio, nel 2016, e quest'anno ha deciso di sostenerlo con un coinvolgimento ancora maggiore.
IL MESSAGGIO
L'Esyo si esibirà il 2 agosto in località Palma, nell'Alta Valle di Zoldo, alle 17.30. Fondamentale il messaggio che porta il gruppo di 67 giovani musicisti, fra gli 11 ai 18 anni, allievi di conservatori e scuole di musica di mezza Europa (specie dell'Europa posta oltre la cortina di ferro). Lo spiega Paolo Rumiz: «A suonare saranno i pronipoti di quei soldati, dell'Est e dell'Ovest, che nel 1914 furono precipitati nel baratro da un'Europa che, dopo decenni di pace, aveva dimenticato gli orrori della guerra. Un messaggio di pace e di fratellanza fra i popoli, mai così necessario e urgente come in questo periodo, in cui le frontiere dell'Europa sembrano minacciosamente tornate».
IL SINDACO
Camillo De Pellegrin, primo cittadino di Val di Zoldo, ente promotore, insieme alla biblioteca di Fusine, della tappa zoldana: «In un momento in cui l'Europa e le sue istituzioni sono bersaglio di attacchi facili e strumentali, è significativo che questo gruppo di giovani musicisti, provenienti da tanti e diversi paesi europei, venga in Zoldo a cantare e a farci riflettere».
LA MUSICA
Ancora Rumiz: «Con la musica, con la nostra stessa presenza itinerante e multiculturale, nutrita da qualche opportuna riflessione, vogliamo riannodare i fili del sogno europeo che fu dei padri fondatori: e che troppe sirene dal suono stonato vogliono oggi allontanare». Per questo il 2 agosto in Zoldo suoneranno tamburi di pace, viole, violini e fiati che accompagneranno l'itinerario di Rumiz attraverso un'Europa divenuta ancora terra di confini. Ma che i cittadini, dal basso, possono e vogliono riconquistare.
Angelo Santin
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci