Pista Lacedelli, inizia l'allenamento

Lunedì 13 Gennaio 2020
Pista Lacedelli, inizia l'allenamento
CORTINA
Due feste di seguito, a Cortina, danno la corroborante sensazione di concretezza, nel veder realizzare i progetti attesi da anni. Si ha l'impressione di recuperare un divario che talora era evidente, nell'offerta di infrastrutture e servizi per il turismo. Sabato c'è stato il taglio del nastro della cabinovia del Col Druscié, ieri la festa si è ripetuta alle Cinque Torri, per la pista agonistica Lino Lacedelli. Sono due opere strategiche per i Mondiali di sci 2021, che nel contempo rappresentano un importante lascito, che andrà oltre l'evento iridato del prossimo anno.
LA SVOLTA
«Stiamo vivendo una nuova stagione per la montagna e per Cortina ha dichiarato il sindaco Gianpietro Ghedina, che ha tagliato il nastro e i dati sull'andamento turistico di questa prima parte dell'inverno ci confortano. C'è molta gente che scia, grazie alla neve abbondante, al bel tempo, ma di sicuro anche il richiamo dei Mondiali di sci 2021 e delle Olimpiadi invernali 2026 gioca un ruolo importante e stimola, con positività, gli investimenti del pubblico e del privato». Come aveva già fatto sabato, anche ieri Ghedina ha guardato al futuro: «È un privilegio vivere due inaugurazioni di questa portata in due giorni, di seguito. Ma questo è soltanto l'inizio: sono tanti i progetti che stiamo realizzando, per essere il traino della montagna veneta. Questi risultati si ottengono grazie a una squadra vincente. Stiamo facendo sistema, con un Modello Cortina esportabile, per uno sviluppo sostenibile. Attorno all'ambiente gira l'opera dell'uomo, che deve essere rispettosa dell'ambiente».
IL RICORDO
Marco Zardini, presidente della società Impianti Averau e del consorzio Skipass degli impianti a fune di Cortina, San Vito, Auronzo e Misurina, ha fatto gli onori di casa, ricordando alcune pagine di storia: «Quando cominciarono, nel 1969, i primi soci ebbero delle intuizioni importanti. La nostra fu la prima seggiovia monoposto con la barra per appoggiare gli sci. Con la presidenza di Lorenzo Lorenzi fu creato un primo impianto di innevamento programmato, in anticipo rispetto ad altre società più grandi. Ora c'è questa pista agonistica, la prima pubblica, per gli allenamenti e le gare, che aspettavamo da anni. Grazie alla collaborazione con il commissario Sant'Andrea è stata modellata sulle nostre esigenze. In quanto al nome, ci è parso subito doveroso dedicarla a Lino Lacedelli, che è stato il nostro primo presidente». Ad onorare la figura del grande alpinista, lungimirante pioniere dell'imprenditoria turistica sulle Cinque Torri, sono intervenuti i quattro figli Marco, Alberta, Cristina ed Emanuela. «Siamo davvero orgogliosi di questa intitolazione, del ricordo che ha lasciato papà - hanno detto -. Si merita questo omaggio. Lui era una persona semplice e anche noi lo siamo, ma è bello che si continui a parlare di Lino Lacedelli, come è stato fatto con la palestra per l'arrampicata sportiva, ora con questa pista per l'agonismo».
LA SQUADRA
Luigivalerio Sant'Andrea, commissario del governo per le opere dei Mondiali 2021, è stato indicato da molti come l'artefice di queste realizzazioni, ma si è schermito: «Non credo all'one man show, al lavoro di una sola persona. Queste operazioni si fanno soltanto con una squadra unita. Questa pista è stata concepita come un impianto sportivo a cielo aperto, finanziato totalmente con fondi governativi. È orientata all'attività agonistica, agli sci club, per promuovere la crescita di nuovi atleti». Alberto Ghezze, prima atleta e allenatore della nazionale, oggi direttore sportivo delle opere per i Mondiali, azzarda un paragone: «Questa pista è come una piscina per chi si allena a nuotare. È un'opera che non esisteva in Italia, per cui è stata subito apprezzata: lo dimostra il grande afflusso di atleti degli sci club, nelle prime settimane di apertura. Qui è possibile allenarsi in sicurezza, con standard Fis di livello internazionale».
LA SFIDA
L'inaugurazione della pista, ieri, è iniziata con oltre un'ora di ritardo sul programma, per attendere l'arrivo degli ospiti, imbottigliati nel traffico, bloccati dai consueti ingorghi di una normale domenica di gennaio, quasi a riprendere l'appello che Marco Zardini aveva lanciato sabato sera, all'inaugurazione della cabinovia del Col Druscié: «Questo è un obiettivo raggiunto. Quest'anno ce ne sarà un altro, con la costruzione dell'impianto da Son dei Prade a Bain de Dones. Ora però bisogna lavorare, tutti assieme, per trovare la soluzione al traffico sulle strade della conca».
Marco Dibona
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