VERONA - San Bonifacio e Colognola ai Colli, sequestrati oggi - 19 aprile - decine di test anti-covid venduti nei bar dei distributori di benzina: i carabinieri, nell’ambito del servizio perlustrativo, hanno messo i sigilli a dispositivi medici diagnostici in vitro (tamponi faringei) di produzione cinese, destinati alla ricerca del virus Covid-19, ad uso non autodiagnostico bensì destinati esclusivamente a personale sanitario qualificato e non certo a privati.
Invece, i test erano stati posti in vendita, tra i comuni prodotti di consumo, e le singole confezioni risultavano sprovviste delle indicazioni in lingua italiana, come previsto dalle norme vigenti, con il rischio che gli avvertimenti effettivamente riportati sullimballaggio - “for professional use only” e “non home testing” - sarebbero potute risultare non sufficienti ad allertare l’acquirente del fatto che quelli fossero test rapidi destinati ad uso professionale da non confondere con i test auto-diagnostici.
L’analisi della documentazione dell’importazione ha permesso ai Carabinieri di appurare come tali prodotti, fabbricati a Zhejiang, siano stati importati in Italia da una ditta che opera nel settore della distribuzione di materiale sanitario, con sede in Croazia, per poi finire in vendita tra gli espositori di bar e distributori di benzina.
Il titolare della società che ha posto in vendita i dispositivi medici, è stato multato di 1.000 euro e complessivamente 78 confezioni del prodotto sono state sottoposte a sequestro cautelativo.
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