Sofia vince la battaglia legale contro l’Arena: una pedana per i disabili

Martedì 21 Marzo 2023 di Alda Vanzan
Sofia vince la battaglia legale contro l’Arena: una pedana per i disabili

«Questo è il sorriso quando giustizia è fatta!». Così la veronese 35enne Sofia Righetti, modella, atleta, «fieramente disabile» e al fianco della comunità Lgbtq+, commenta l’ordinanza con cui il tribunale di Verona ha condannato la Fondazione Arena per condotta discriminatoria nei confronti delle persone con disabilità. Il motivo: le persone in sedia a ruote non riescono ad assistere ai concerti di extra-lirica che si celebrano all’interno dell’Arena. Il ricorso è stato seguito dall’associazione Luca Coscioni. Che ora esulta: «Un’ordinanza senza precedenti. Vigileremo sul rispetto delle decisioni del giudice».

I FATTI
Su ricorso promosso da Sofia Righetti, assistita dall’avvocato Alessandro Gerardi dell’Associazione Luca Coscioni, il tribunale di Verona, prima sezione civile, giudice Massimo Vaccari, ha stabilito per la prima volta che le persone con disabilità che accedono all’interno dell’Arena di Verona per assistere agli eventi dal vivo vengono discriminate rispetto a tutti gli altri spettatori perché i posti loro assegnati non consentono di fatto di assistere allo spettacolo. “Durante i concerti - recita una nota dell’associazione Luca Coscioni - le persone sedute in platea si alzano in piedi, ballano e si spostano e quindi impediscono alle persone sedute in sedia a ruote dietro di loro di vedere il palco”.


Le società che sovrintendono agli eventi di extra-lirica (Fondazione Arena di Verona e Arena di Verona srl) sono state condannate a realizzare, entro il prossimo 31 dicembre, una pedana rialzata da posizionare all’interno dell’Arena in grado di consentire anche alle persone con disabilità di assistere al concerto.

Inoltre Fondazione Arena di Verona, Arena di Verona srl e Vivo Concerti srl sono state condannate in solido a risarcire con 3.500 euro il danno subìto da Sofia Righetti, nonché a pubblicare a loro spese, sul quotidiano Il Corriere della Sera, un estratto dell’ordinanza di condanna.


L’associazione Luca Coscioni sta fornendo assistenza legale anche a un’altra ragazza con disabilità, Valentina Tomirotti, che non è riuscita a vedere il concerto di Coez del 29 settembre 2019. Il relativo procedimento civile promosso per condotta discriminatoria sempre a carico di Fondazione Arena di Verona e Vivo Concerti, dopo un primo rigetto del tribunale di Mantova, è tuttora pendente presso la Corte di Appello di Brescia. «Ora l’associazione Luca Coscioni vigilerà affinché gli ordini e le prescrizioni impartite dal tribunale di Verona vengano rigorosamente rispettati dalle società che sovrintendono e organizzano i concerti all’interno di Arena», hanno detto gli avvocati Alessandro Gerardi e Rocco Berardo.

IL COMMENTO
«È una vittoria non solo mia, ma di tutti noi, e posso dire che giustizia è stata fatta - ha scritto su Facebook Sofia Righetti -. L’Arena finalmente diventerà accessibile a tutti gli spettatori con disabilità a cui sono stati sottratti i soldi del biglietto per non vedere nulla e che sono stati presi in giro per anni. Ora posso sorridere pensando a quando chiesi il rimborso del biglietto a Vivo Concerti e mi telefonarono dicendomi in modo paternalistico che non dovevo sentirmi discriminata».


Intanto, il sindaco di Verona Damiano Tommasi ha partecipato ieri - 21 marzo - a Palazzo Chigi, a Roma, alla riunione della cabina di regia sulle Olimpiadi Milano Cortina 2026, visto che l’Arena ospiterà la cerimonia di chiusura dei Giochi invernali. «Dopo la riunione del 27 febbraio c’è stato un sopralluogo all’Arena per individuare le opere da realizzare - ha detto Tommasi -. Oggi c’è stata la relazione, la sfida è rendere l’Arena accessibile, perché al momento la gradinata non lo è. La volontà è di andare avanti per questo obiettivo».

Ultimo aggiornamento: 22 Marzo, 16:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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