VERONA - Negli ultimi mesi i finanzieri del Comando Provinciale di Verona hanno intensificato le attività di contrasto al lavoro nero e irregolare, fenomeni di illegalità che, oltre a incidere negativamente sulla condizione dei lavoratori sotto il profilo economico e previdenziale, amplificano i profili di rischio connessi alla loro sicurezza. Nell’ambito delle ordinarie attività di polizia economico-finanziaria condotte nell’est veronese, i militari della Compagnia di Soave hanno svolto molteplici controlli nel settore dell’agricoltura, individuando decine di braccianti impiegati irregolarmente nella raccolta dell’uva e rilevando violazioni di natura previdenziale e fiscale.
In particolare, dei numerosi lavoratori controllati, oltre il 50% (36) sono risultati completamente in nero, 12 dei quali addirittura clandestini; pertanto sono state avviate, unitamente all’Autorità di Pubblica Sicurezza, le pratiche per la loro regolarizzazione sul territorio nazionale quali richiedenti asilo politico.