Estetista cinica a Venezia, lo sfogo dopo i commenti social: «Basta, sono stufa». Ecco cosa ha detto Cristina Fogazzi

«Siccome io ho avuto successo come estetista non posso avere accesso a contenuti culturali», ironizza

Giovedì 31 Agosto 2023
Estetista cinica a Venezia, lo sfogo dopo i commenti social: «Basta, sono stufa». Ecco cosa ha detto Cristina Fogazzi

Cristina Fogazzi, meglio conosciuta come L'estetista cinica, sbarca sul red carpet di Venezia. E insieme allo strascico del suo abito si fa largo pure un codazzo di critiche degli hater che le chiedono cosa ci faccia, lei, alla Mostra del cinema di Venezia.

«Ma non si capisce cosa c'entra un'estetista al festival di Venezia se non dietro le quinte a sistemare il trucco alle vere star», le ha scritto un utente. 

L'estetista cinica risponde (a tono) a chi la critica perché è a Venezia

Lei preme il tasto "Rec" su Instagram e registra una story in cui risponde a tono e spiega che l'estetista non può essere considerata una professione che preclude accessi al mondo della cultura. Una sottolineatura che - ribadisce - le fanno in moltissimi. Cioè tantissimi le dicono che dovrebbe occuparsi solo di cerette.

«Questa cosa si chiama classismo», puntualizza lei. «E' una cosa che mi irrita, la questione di dividere le persone in classi sociali», aggiunge. 

«Siccome io ho avuto successo come estetista io non posso avere accesso a contenuti culturali, non posso avere pareri su questioni inerenti la cultura, non posso essere invitata al festival del cinema di Venezia in quanto estetista», racconta guardando dritta l'obiettivo.

Perché in realtà, Fogazzi, promuove l'accesso a questo tipo di contenuti con omaggi di biglietti gratis per mostre o per musei, sponsor di esposizioni. «Sono tutti i modi che io uso per dire che la cultura deve essere accessibile a tutti e non solo a chi se lo può permettere», tuona Fogazzi. 

E poi passa alla questione economica.

Cioè? «Per produrre cultura servono i soldi», scandisce la Cinica. «La Mostra del cinema ha degli sponsor che le permettono di andare avanti. questi sposnsor ricavano della pubblicita dal portare degli influencer», spiega. «Un meraviglioso meccanismo capitalista - dice ancora lei - che fa sì ch si producano film e la Biennale di Venezia. I soldi hanno una rilevanza. Non c'è niente di brutto». Fogazzi fa anche degli esempi, spiega e cita brand molto famosi, come Valentino, che hanno finanziato l'allestimento di importanti esposizioni d'arte.

Un supporto molto prezioso, cerca di far capire l'imprenditrice (ha iniziato come estetista ma ora Fogazzi è a capo di un'affermata azienda cosmetica che è stata skincare partner di Sanremo 2023). 

«Ma meno male che ci sono delle aziende che mettono soldi qui invece che nel comprarsi dei cartelloni pubblicitari!», conclude con una tirata sulle «marxiste militanti che la criticano grazie a un telefonino da mille euro». 

Ultimo aggiornamento: 12 Settembre, 11:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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