Addio a Sante Falcomer, Corso Vittorio piange il decano dei commercianti

Venerdì 16 Luglio 2021 di Alberto Comisso
Sante Falcomer, storico commerciante

PORDENONE - Se n'è andato in silenzio, senza fare rumore. Perché lo stile di Sante Falcomer era quello: fare grandi cose senza quasi mai apparire. Ieri mattina l'imprenditore pordenonese, che a Nordest è stato capace di creare venti punti vendita di abbigliamento e calzature, spaziando tra Pordenone, Udine e Portogruaro, si è spento. Domenica avrebbe compiuto 85 anni, ma il suo fisico, ormai debilitato da una malattia con la quale conviveva da tempo, non ha retto. Qualche giorno fa, quasi come se avesse sentito che la sua vita stava per volgere al termine, aveva voluto parlare al telefono con i suoi dipendenti. Una cinquantina in tutto nei vari punti vendita, che Sante conosceva per nome. Uno a uno.
 

L'ADDIO
Una notizia che ha lasciato increduli cittadini e commercianti. Falcomer, pur ammalato, non mancava mai di essere presente nello storico negozio di corso Vittorio Emanuele. Una presenza fissa nel cuore della città dove, a qualsiasi ora del giorno, era praticamente impossibile non incontrarlo. Un uomo d'affari, un esempio di imprenditore vecchio stile. Un capitano d'impresa che, con lungimiranza e tanta passione, è riuscito a creare un impero nel settore dell'abbigliamento e delle calzature. Sempre attivo e presente, anche come rappresentante degli esercenti del centro: una voce attenta che sapeva farsi ascoltare. Alberto Marchiori, presidente di Ascom Confcommercio del Friuli Occidentale, lo ha voluto ricordare con affetto: «Molto utile all'associazione di categoria, una persona costruttiva e critica che, anche nei momenti più difficili, ha saputo trovare soluzioni concrete. Non si limitava a coltivare il proprio orticello - ha tenuto a precisare - ma si preoccupava dei problemi di tutta la categoria, della realtà territoriale e della qualità della città. Un esempio imprenditoriale che va ammirato, studiato e preso ad esempio». Professionista di alto livello e grande lavoratore, coltivava per hobby un frutteto di limoni in Sicilia ed era un grande esteta appassionato di arte: custode di una collezione privata di un migliaio di opere contemporanee. Nei suoi negozi, infatti, si possono ammirare opere, sculture e quadri di vari artisti. «Un uomo bello, che amava il bello e che vendeva il bello», ha evidenziato Antonella Popolizio, presidente regionale di Federmoda. «Con la sua scomparsa - ha aggiunto - mancherà un rappresentante della moda e del Made in Italy non solo per Pordenone».
 

IL PROFILO
Originario di Concordia Sagittaria (Ve), Falcomer, molto conosciuto in città, da sempre si è battuto per migliorare le condizioni del centro. «Una figura professionale e umana che la città non potrà facilmente dimenticare. Un imprenditore impegnato, che ha saputo dare impulso e sviluppo al comparto del terziario», ha voluto evidenziare Marchiori. Nel novembre del 2019, in occasione della cerimonia di consegna delle Aquile maestri del commercio, Falcomer era stato premiato dall'Ascom per i 60 anni di attività della ditta di calzature. Anche il gruppo Federmoda, guidato dalla presidente Popolizio, ha manifestato vicinanza alla famiglia, sottolineando come Sante sia stato «una figura di rilievo per la crescita del commercio». Anche l'assessore Loperfido ha voluto ricordarlo: «La scomparsa di Sante Falcomer è un lutto che colpisce la città. Non solo un lungimirante imprenditore riferimento per la nostra comunità, ma un commerciante innamorato della nostra città, attento alla cura e al decoro, consapevole della bellezza ed attrattività della contrada Maggiore, e non solo, che dovevano essere curati da tutti. La sua vitalità, l'amore per la nostra città, il suo carisma nel coinvolgere la comunità per spronare e migliorarsi saranno il suo insegnamento che ci rimarrà come eredità».
 

Ultimo aggiornamento: 08:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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