MIRA - La comunità di Marano piange la scomparsa di Stefano Scantamburlo, 57 anni, stroncato dalla malattia con la quale combatteva da circa due anni.
Addio Stefano
«Amava lavorare all'aria aperta ricorda la moglie Lucia. Aveva studiato agraria ed aveva anche provato a lavorare al chiuso ma proprio non era per lui. Una passione per il lavoro all'aria aperta, i trattori i macchinari per il giardinaggio che ha cercato di trasmettere anche al nipotino, che adorava. Un paio d'anni fa a seguito di una gastroscopia la scoperta del male. Nonostante un primo intervento il tumore si è diffuso e per Stefano è stato un periodo molto doloroso nonostante l'attenzione e le cure al quale si è sottoposto sia allo Iov che a Castelfranco».
Sono in molti gli amici che ricordano Scantamburlo come una persona solare, generosa e sempre disponibile ad aiutare gli altri. «Sono molto dispiaciuto per la morte di Stefano ha commentato Renato Martin già vicesindaco e amico di famiglia. - Era una persona buona, molto laboriosa e sempre disponibile, e proprio per questo era molto conosciuta a Mira ed apprezzato per il suo lavoro. Era stato colpito da una grave malattia un paio di anni ma con forza e determinazione aveva sempre cercato di affrontarla sottoponendosi a tutte le cure». Scantamburlo lascia la moglie Lucia e le figlie Veronica con Niccolò ed Elisa con Massimiliano e mamma Idelma. La cerimonia funebre per l'ultimo saluto al cinquantasettenne sarà celebrata sabato 20 gennaio alle 10.30 nella chiesa parrocchiale dei santi Teonisto e Agostino di Marano. La salma arriverà dall'ospedale di Dolo e dopo il rito funebre verrà accompagnata nel cimitero di Marano.