CAMPOLONGO (VENEZIA) - Aumento dei furti in Riviera, l’amministrazione di Campolongo decide di aumentare la vigilanza privata contro il fenomeno che colpisce, soprattutto, le abitazioni nel tardo pomeriggio e nelle prime ore serali. Da questo weekend e per i prossimi tre mesi, partirà infatti un servizio aggiuntivo di vigilanza del territorio attraverso l’azienda privata SicurItalia. Il provvedimento, che costerà circa duemila euro per il trimestre, vuole essere una prima risposta al fenomeno dei furti avvenuti nei giorni scorsi in alcune case di Campolongo, ma che coinvolge tutta la Riviera.
LADRI SCATENATI
I raid si concentrano in particolare all’imbrunire e durante l’assenza dei proprietari delle abitazioni che a Campolongo, nella maggior parte dei casi, hanno registrato refurtive modeste ma che causano danni importanti ad infissi, recinzioni ed impianti d’allarme. Danni materiali che vanno però ad aggiungersi alla paura provata dai cittadini. «Proseguirà fino a primavera un pattugliamento aggiuntivo - spiega l’assessore alla Sicurezza, Luca Callegaro -, oltre a quello che già avviene in notturna, di tutto il territorio comunale.
IL SINDACO: «SCELTA VINCENTE»
Sulla questione interviene anche il sindaco Mattia Gastaldi: «Purtroppo il periodo invernale e pre-natalizio è storicamente segnato da questi fatti di microcriminalità che destano inquietudine e senso di insicurezza nei cittadini. La scelta di monitorare il territorio con la vigilanza privata negli anni si è rivelata vincente. Oltre a questa vigilanza in orario pomeridiano e serale, stiamo intensificando i monitoraggi della nostra polizia municipale, e ringrazio i carabinieri per la loro particolare attenzione. Un lavoro importante in sinergia che auguro possa fare da deterrente».
Un fenomeno che ha destato preoccupazione anche nel gruppo di minoranza “Campolongo Migliore”: «In questi giorni e notti i cittadini di Campolongo sono allarmati per le numerose razzie compiute nelle abitazioni - dichiarano i consiglieri Elena Casalicchio, Marika Donola e Stefano Molena -. Siamo convinti che un presidio delle forze dell’ordine sia il maggior deterrente, ma ci chiediamo che fine abbia fatto il progetto della caserma dei carabinieri nell’ex villa Maniero».