Intoccabili e comunitari: lo Stato è
impotente di fronte ai "barbanera"

Martedì 9 Luglio 2013 di Gianpaolo Bonzio
Gli accattoni a Mestre
VENEZIA - L’accattonaggio in Italia non reato per cui non possibile intervenire direttamente. Il prefetto di Venezia, Domenico Cuttaia, ieri mattina ha coordinato la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza che era stata organizzata proprio per cercare di rispondere efficacemente ai problemi creati dai "barbanera" soprattutto nel centro di Mestre. Il prefetto ha spiegato che i romeni sono cittadini dell’Unione europea e che il solo fatto di chiedere soldi ai passanti non costituisce reato (sono al vaglio possibili sanzioni amministrative).



«Il discorso cambia però - ha aggiunto - se la loro azione si fa minacciosa sconfinando così, ad esempio, nel reato di violenza penale. Stessa storia se scopriamo che i soldi in loro possesso sono di origine delinquenziale». Al momento questo non è avvenuto, ma alla luce dei ripetuti problemi creati da questi vagabondi (sia davanti al supermercato Pam di corso del Popolo sia davanti al Duomo) è chiaro che la sorveglianza è destinata ad aumentare sensibilmente.



«Nel corso dell’incontro - ha aggiunto il prefetto - abbiamo deciso di incrementare i servizi nelle zone che loro frequentano più assiduamente. Oltre a questo cercheremo di trovare le forme più adatte per sanzionarli in modo tale da poter avviare la procedura per il loro allontanamento e il rientro nel loro Paese. Questo potrebbe avvenire nel caso in cui gli inquirenti accertassero che i loro introiti sono illegali».



La Prefettura ha anche deciso di proseguire negli sgomberi degli accampamenti degli irregolari. Qualcosa è già stato fatto, ma il lavoro non manca di certo. E contestualmente il Comune proseguirà il suo lavoro sul versante sociale. «Grazie all’impegno del Ministero - ha ripreso - in questi giorni arriveranno dei rinforzi dai Reparti prevenzione crimine di Padova e Genova. I controlli saranno estesi anche contro l’abusivismo commerciale e soprattutto contro lo spaccio di droga, in particolare nell’area di Mestre. Vogliamo far capire all’opinione pubblica che il nostro impegno è totale, a tal proposito è stata creata una sorta di cabina di regia in Questura che, per quanto riguarda queste tematiche, garantisce l’impiego di sei pattuglie».



Ca’Corner conta poi di utilizzare a giorni i rinforzi estivi assicurati da Roma. Si tratta di 102 agenti (tra poliziotti, carabinieri e finanzieri) che si occuperanno proprio di questi controlli. Ma non è tutto. Oltre all’impiego degli agenti in strada il prefetto Cuttaia ha anche assicurato che presto verranno realizzate altre verifiche nei locali pubblici frequentati soprattutto dagli spacciatori. «D’estate la gente esce più facilmente di casa - ha concluso - per cui ora aumenteremo anche i controlli nei locali nei quali si sospetta che ci siano attività illecite».
Ultimo aggiornamento: 10 Luglio, 14:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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