Nuovi casi, calo continuo ma a Fiesso la 17. vittima ospite della casa di riposo

Venerdì 24 Aprile 2020 di Roberta Pasqualetto
la terapia intensiva dell'ospedale di Dolo

VENEZIA - Scendono tutti gli indicatori in un’altra giornata positiva per il Veneziano raccontata dall’unico bollettino, quello che Azienda Zero dirama la mattina alle 8 per raccontare le ventiquattro ore precedenti. Un dato, quindi, non nuovissimo temporalmente ma che dice di solo 29 nuovi casi - contro gli 88 del bollettino di giovedì - e di una sostanziale diminuzione di tutti i numeri che da due mesi accompagnano il tentativo di decifrare la malattia.
LA GIORNATA
Quindi rallentano i contagi, ma non solo. Calano gli attualmente positivi (sono 1.020, -15 rispetto a giovedì mattina), calano i ricoverati (205, cinque in meno) come le persone curate a casa, scese a 815 (10 in meno). Sono stati 44 i guariti di giornata mentre aumenta di una sola unità il conto delle persone ricoverate nelle terapie intensive, risalite a 19. L’aumento si è verificato a Jesolo.
DICIASSETTESIMO MORTO 
Ciò che non si arresta sono le croci, arrivate a 195 in tutto. Ieri, mentre Azienda Zero registrava tre decessi dei giorni scorsi (già resi noti da Il Gazzettino), si registravano altre tre croci: quella di Adriano Favaretto, 63 anni, di Fiesso, e ospite de La Salute di Fiesso d’Artico; quella di Giuseppe Rodighiero, 91 anni di Jesolo, morto in ospedale a Jesolo e di una donna morta a Dolo ma ospite della Residenza Venezia. 
Con quella di Adriano Favaretto arrivano a 17 le vittime tra gli ospiti de La Salute di Fiesso. L’uomo, che aveva diverse patologie pregresse importanti, era ricoverato da un paio di settimane all’ospedale di Dolo. A ieri, su 82 ospiti totali, c’erano 52 persone negative e 30 positive, mentre 10 sono in attesa del terzo tampone, a conferma della negatività, e 6 sono tenute sotto monitoraggio perché non hanno un riscontro stabile nel tampone. Ricoverati a Dolo ci sono 5 ospiti della casa di riposo, e 4 di questi sono positivi al Covid. La casa di riposo continua, senza sosta, a fare tamponi quotidiani sui suoi ospiti e sul personale e da giorni si registra un’inversione di tendenza che lascia ben sperare, anche grazie all’apporto del personale messo a disposizione dall’Ulss, 8 persone, e dei 7 operatori reperiti dalla struttura per colmare le assenze dei dipendenti positivi, 22 nel momento di picco massimo. 
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