VENEZIA - È iniziato il conto alla rovescia per l'avvio dei lavori di rialzo della pavimentazione a 110 cm sul medio mare che coinvolgeranno il tratto di riva - su entrambi i lati - che va dal ponte delle Guglie a quello dei Tre Archi. Una tra le zone più basse del centro storico e dunque maggiormente colpita dall'alta marea già con acque alte per le quali non è prevista l'attivazione del Mose, con conseguenti e inevitabili disagi per attività commerciali e residenti. Un progetto da 11 milioni di euro che, nello specifico riguarderà fondamenta Cannaregio e le parallele Venier, Savorgnan e San Giobbe. Se nel primo caso si parla di un finanziamento di 6 milioni e 500mila euro, per un intervento affidato alle imprese edili Anese e Ltm, nel secondo di 4 milioni e mezzo di euro e di un lavoro che verrà svolto da Renzo Rossi Costruzioni e Gregolin.
«Per fondamenta Cannaregio illustra l'assessore ai Lavori pubblici, Francesca Zaccariotto parliamo di 395 giorni, mentre nel caso del tratto parallelo di 421.
Sul lato ferrovia, dunque, i lavori partiranno dal ponte delle Guglie, più o meno all'altezza dell'ingresso del parco Savorgnan, mentre sull'altro si comincerà - in concomitanza - dal ponte dei Tre Archi. «In questo modo i cantieri non si incroceranno mai, se non per un momento. Procederemo per tratti continua Zaccariotto . Almeno per ora, difficile indicare la durata di ciascun lotto. Come si presenterà il cantiere? Verranno installate delle piattaforme galleggianti», con reti di recinzione a un paio di metri dalla riva e il pompaggio di calcestruzzo nei fondali. Un progetto importante, per la città, che coinvolge più assessorati e i cui obiettivi sono riassumibili nella messa in sicurezza, consolidamento, marginamento e rialzo delle rive, nonché nella gestione delle acque meteoriche e nel rifacimento dei sottoservizi. «Attualmente riferisce Zaccariotto ci sono tratti più bassi, altri invece più alti. Con quest'intervento porteremo tutto a quota 110 cm. I masegni verranno tolti, numerati e restaurati in caso di necessità, per essere recuperati e ricollocati al loro posto. Si tratta di lavori che saranno sotto gli occhi di tutti».
Infine un riferimento all'importanza del rifinanziamento della Legge speciale, proprio alla luce di operazioni come queste, «che ci portano a fare una riflessione sui bisogni effettivi della città. Le sue rive diventano per l'amministrazione argomento d'interesse in un dialogo col governo, rispetto alla necessità che la specificità di Venezia richieda un certo tipo di ragionamento anche da un punto di vista finanziario. E mi riferisco alla Legge speciale. Questa città è tanto straordinaria quanto complessa: l'amministrazione sta intervenendo, ma servono soldi. Dobbiamo essere tutti uniti, in tal senso, per portare a casa un risultato. Per l'interesse di Venezia».