Biennale senza la Russia, curatore e artisti si ritirano: «Non c'è posto per l'arte quando i civili muoiono»

Lunedì 28 Febbraio 2022
L'ingresso alla biennale arte

VENEZIA - La guerra nel cuore dell'Europa colpisce anche la Biennale. Ieri sera, domenica 27 febbraio, il sito online del periodico Finestre sull'arte ha reso nota la clamorosa decisione degli artisti russi Alexandra Sukhareva e Kirill Savchenkov, che avrebbero dovuto esporre alla prossima Biennale Arte, di rinunciare alla loro partecipazione per protesta in seguito agli eventi bellici in corso tra Russia e Ucraina. La decisione è stata condivisa con il curatore del Padiglione russo ai Giardini di Sant'Elena, Raimundas Malaauskas. Di conseguenza, l'edificio che ospita la rappresentanza russa rimarrà chiusa. Non si terrà, quindi, la mostra in programma. Le ragioni del ritiro sono state esplicitate ieri pomeriggio come riferisce Finestre sull'arte: «Non c'è posto per l'arte quando civili muoiono sotto il fuoco dei missili, quando i cittadini dell'Ucraina si nascondono nei rifugi e quando chi protesta in Russia viene ridotto al silenzio», ha scritto Sukhareva in una nota su Instagram in cui era taggato anche Savchenkov. «Poiché sono nata in Russia, non presenterò il mio lavoro al Padiglione della Russia alla Biennale di Venezia». Le vicende belliche hanno portato un vero e proprio terremoto tra gli artisti russi con le dimissioni del curatore.
«Oggi (ieri ndr) - riferisce ancora Finestre sull'arte riportando una dichiarazione di Malaauskas - Ho rassegnato le dimissioni da curatore del Padiglione della Russia per la 59a Biennale di Venezia, che era in programma ad aprile di quest'anno.

Esprimo la mia ammirazione e la mia gratitudine per gli artisti russi Alexandra Sukhareva e Kirill Savchenkov, con i quali ho lavorato per sviluppare il progetto della Biennale. Tuttavia, non posso continuare a lavorare su questo progetto alla luce dell'invasione militare della Russia e del bombardamento dell'Ucraina. Questa guerra è insostenibile sia dal punto di vista politico sia dal punto di vista emotivo». Dal canto suo, salvo modifiche dell'ultima ora, l'Ucraina ha confermato la partecipazione alla Biennale.

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