VENEZIA - «Gli incidenti in A4? Non è un caso che la stragrande maggioranza di questi avvenga nel tratto in cui ci sono due corsie». Mauro Luongo, comandante dei vigili del fuoco di Venezia, può parlare decisamente con cognizione di causa: negli ultimi anni, in particolare, gli interventi dei pompieri in caso di incidente, nel tratto maledetto tra San Donà e Portogruaro, sono aumentati in maniera quasi esponenziale. «Rispetto a qualche anno fa sono cresciuti almeno del 50 per cento - spiega - ora come ora questo genere di intervento costituisce il 20 per cento dell'attività complessiva dei vigili del fuoco».
DISTRAZIONE AL VOLANTE
Da un lato, infatti, ci sono le nuove tecnologie: smartphone e social sono un elemento di distrazione micidiale, che ha inciso molto sulle ultime statistiche. Poi, però, c'è anche da vagliare la nuova tecnologia delle auto: l'elettrico, per esempio, baluardo della mobilità sostenibile, proprio per l'alimentazione e le batterie richiede tecniche di intervento molto diverse per operare in sicurezza. «In pratica - continua il comandante - stiamo diventando i massimi esperti in materia di incidenti, nostro malgrado. Per questo motivo abbiamo corsi di aggiornamento continui, anche in sinergia con la polizia stradale e le concessionarie stradali, Autovie Venete e Cav. Perché è fondamentale massimizzare i tempi di intervento e soccorso».
Ma come mai questa incidenza così marcata nel tratto a due corsie? Nella sola giornata del 30 aprile, in quel punto maledetto, se ne sono verificati addirittura sette. «I motivi sono diversi - prosegue - noi, quasi sempre, ci troviamo di fronte a dei tamponamenti. Si passa da tre a due corsie, un cambio di viabilità e di modalità di viaggio, mescolato magari alla stanchezza, può portare a qualche abbassamento della concentrazione. Quando si verificano questi schianti proprio per questo è fondamentale la velocità: dobbiamo mettere in salvo i feriti e contemporaneamente liberare la strada evitando il più possibile che si accumulino code e rallentamenti che potrebbero a loro volto provocare altri incidenti».
I NUMERI
Autostrade Alto Adriatico, nei giorni scorsi, ha ricordato che «il traffico sulla propria rete autostradale nei primi quattro mesi dell'anno è aumentato del 12,91 per cento rispetto al 2022, passando da 13 milioni 471mila veicoli del 2022 ai 14 milioni 449mila del 2023 agli attuali 15 milioni 210 mila». Nonostante i transiti in aumento, gli incidenti, che sono spesso dovuti alla distrazione di chi è alla guida, sono in calo su tutta la rete. Dal 1 gennaio al 29 aprile 2022 i sinistri erano stati 145; nel 2023 194; nel 2024 sono stati 138. I mortali sono stati 4 nel 2022; 3 nel 2023 e 4 nel 2024. «Anche nel tratto tra San Donà e Portogruaro, in entrambe le direzioni si assiste a un decremento - spiega ancora la concessionaria - Sempre considerando il periodo dal 1 gennaio al 29 aprile, nel 2022 i sinistri sono stati 41, nel 2023 47, nel 2024 33. Gli incidenti mortali sono stati 1 nel 2022 e nessuno sia nel 2023 sia nel 2024, raffrontando i primi quattro mesi degli anni presi in considerazione».