Anche dagli Usa per la vendemmia in notturna a Cozzuolo: «Ma quanta burocrazia»

Giovedì 21 Settembre 2023 di Pio Dal Cin
Anche dagli Usa per la vendemmia in notturna a Cozzuolo

COZZUOLO (TREVISO) - Martedì nella tenuta della Vigna di Sarah a Cozzuolo, si è svolta un’esperienza vitivinicola unica in Italia: la prima vendemmia aperta al pubblico, in notturna. Questo antico rituale ha dimostrato di essere ancora molto sentito, attirando una folta partecipazione di persone che si sono radunate sulle colline del Prosecco Superiore Docg di Conegliano Valdobbiadene, patrimonio Unesco, per vivere una serata straordinaria tra i filari illuminati dalla luce della luna e dalle torce elettriche, un’atmosfera carica di romanticismo e anche di allegria.


I PROTAGONISTI
L’evento ha attirato partecipanti da tutto il Veneto, come Bassano del Grappa e il centro storico di Venezia, ma anche una coppia di americani originari di Encino, vicino a San Diego, California: Kathy e Dennis Insieme al loro inseparabile barboncino Matti, hanno deciso di sperimentare questa insolita vendemmia notturna. «Abbiamo già provato l’esperienza della vendemmia nei nostri precedenti viaggi in Italia, ma non l’avevamo mai fatto così. È bellissimo, soprattutto perché la temperatura è piacevole, nonostante le viti siano un po’ bagnate». La serata è iniziata verso le 18.30 con la presenza della nuova arrivata in famiglia, la “principessa” Rosaluna, la figlia di Sarah di soli due mesi, che ha affascinato tutti i presenti con i suoi grandi occhi neri. Per cominciare c’era un aperitivo a base di Prosecco Superiore Docg prodotto dalla cantina di Sarah, ma l’azienda ha proposto ai suoi ospiti anche il Prosecco Superiore di Abbazia, le cui prime bottiglie sono state aperte lo scorso dicembre nel convento dei santi Gervasio e Protasio, a San Giacomo di Veglia. I vini di Sarah hanno accompagnato una selezione di stuzzichini, mentre si esibiva il duo Luelo. Con il calare del sole, la cinquantina di partecipanti è stata divisa in squadre di sei persone, ciascuna con un tutore che ha spiegato loro come utilizzare in modo sicuro le forbici e raccogliere i grappoli dorati, illuminati dalle torce elettriche allacciate alla fronte, che permettono una visione chiara mentre le mani restano libere. La vendemmia è durata quasi tre ore e si è conclusa con un brindisi finale sotto le stelle.


LE DIFFICOLTÀ
Un evento affascinante che però ha avuto una gestazione complicata per il carico burocratico che Sarah Dei Tos e il suo staff hanno dovuto sobbarcarsi per assicurare che questa esperienza fosse conforme alle normative vigenti. «Sappiamo di essere i primi in Italia a sperimentare la vendemmia aperta al pubblico, perché Coldiretti ci ha comunicato che nessun’altra azienda l’ha mai fatto - racconta Sarah - Abbiamo dovuto presentare una Scia che richiedeva la raccolta di dati sensibili di ogni partecipante, come nome, cognome e data di nascita. Questo ha scoraggiato molti potenziali partecipanti: avevamo avuto quasi duecento richieste di partecipazione. Inoltre, abbiamo dovuto assegnare un tutore a ogni gruppo da sei a otto persone e segnalare anticipatamente ogni filare che avremmo vendemmiato insieme ai nomi dei partecipanti. Speriamo che l’anno prossimo si possano semplificare queste pratiche, che al momento soffocano il desiderio di partecipazione di un pubblico più ampio». Intanto si guarda all’appuntamento di sabato, quando la vendemmia si svolgerà nuovamente al chiaro di luna, come è diventata ormai una tradizione da otto edizioni.

Ultimo aggiornamento: 22 Settembre, 13:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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