MASERADA SUL PIAVE - «In mano al commissario c'è un'offerta di un acquirente svizzero, da formalizzare entro il 20 febbraio, che prevede un piano industriale per il proseguo dell'attività con 70 dei 160 attuali dipendenti della storica azienda trevigiana e questo è impensabile». Lo riferiscono le organizzazioni sindacali che seguono la vertenza di Tessitura Monti, di Maserada sul Piave, in amministrazione straordinaria fino alla scadenza prevista il 28 febbraio. «Chiediamo attraverso l'intervento del commissario straordinario e anche della Regione del Veneto - scrivono in una nota i rappresentanti di categoria di Cgil, Cisl e Uil - di rivedere tale numero e far in modo di scongiurare la chiusura dell'attività. Far saltare 90 posti di lavoro avrebbe un effetto sociale drammatico sul nostro territorio».
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