A Treviso, come annunciato da Il Gazzettino, il sindaco Mario Conte istituisce i check-point per regolare l’afflusso di pedoni nel cuore del centro storico, sulla falsa riga di quanto già sperimentato col Calmaggiore.
LE CONTROMISURE
Fino al 17 gennaio verranno previsti cinque check-point: in Calmaggiore (lato Duomo), a Ponte San Martino (lato Via Roma), Via Sant’Agostino (inizio Piazza Matteotti), Via Barberia (incrocio vicolo Barberia), Via Martiri della Libertà (incrocio via San Leonardo). Ma la lista potrebbe allungarsi a seconda delle necessità: sul campo verranno schierati una quarantina tra vigili e volontari. Le vie d’accesso al centro saranno monitorate attraverso le telecamere del sistema di videosorveglianza cittadino. E nei punti in cui l’affollamento verrà considerato eccessivo, scatterà il contingentamento degli ingressi. Si parte quindi dai cinque punti ritenuti più delicati, ma la rete dei controlli è pronta a estendersi ovunque.
L’OBIETTIVO
«Il centro non verrà chiuso ma ci sarà una regolazione dei flussi, come già avvenuto con buoni risultati sia sabato che domenica in Calmaggiore, quando le restrizioni hanno permesso di sciogliere numerosi assembramenti - precisa Conte - si tratta di un provvedimento che va nella direzione della tutela della salute pubblica. Durante la settimana non riscontriamo particolari problematiche ma dobbiamo assolutamente evitare gli assembramenti del sabato e della domenica. Per questo i cinque check point verranno attivati in caso di necessità». A redigere materialmente il nuovo piano è stato Andrea Gallo, comandante della polizia locale: «Dopo il contingentamento dei flussi dell’ultimo week-end abbiamo valutato la possibilità di estenderlo ad altre zone, e nelle vie centrali, con una quarantina di operatori a presidio dei check point e dei luoghi maggiormente frequentati del centro storico».
DALLA REGIONE
Nel frattempo Zaia ha annunciato l’ordinanza che vieta lo spostamento da un comune all’altro a partire dalle 14. Una misura destinata ad allentare la pressione sui centri storici. Non a caso il sindaco ha più volte sottolineato che, nell’ultimo fine settimana, a riversarsi nelle piazze trevigiane siano stati soprattutto i residenti di altri comuni. Non potendo più muoversi nelle ore dello shopping, l’ondata di folla vista sabato e domenica scorsi dovrebbe enormemente ridursi: «In questi giorni - sottolinea Conte parlando come presidente di Anci Veneto - il confronto con il presidente Zaia è stato costante ed abbiamo condiviso criticità e contenuti. Un dialogo proficuo e collaborativo che dimostra la sensibilità e la capacità di ascolto della Regione nei confronti dei sindaci. E conferma ancora una volta la capacità di fare squadra tra le istituzioni in Veneto. Nell’attesa dei provvedimenti che prenderà anche il Governo, siamo a fianco della Regione nel chiedere che vi siano dei ristori per la situazione di emergenza anche economica che sta colpendo i nostri territori».