Rifiuti, la raccolta porta a porta approda anche in città: ecco la rivoluzione

Giovedì 23 Gennaio 2020 di Roberta Merlin
La raccolta di rifiuti urbani porta a porta
Dopo le frazioni, anche il centro sarà interessato dalla raccolta porta a porta. I rodigini, tra qualche mese, dovranno iniziare a differenziale i rifiuti in modo ancora più minuzioso. Entro l’estate il porta a porta sarà avviato, in via sperimentale, in due quartieri della città, per poi, in un secondo momento, interessare anche il centro storico.
«Abbiamo già pronto il piano organizzativo per avviare il porta a porta nel quartiere di San Pio X - spiega l’assessore all’Ambiente Dina Merlo - presumibilmente sarà questa la prima zona della città a essere interessata dalla nuova modalità di differenziata. L’esperimento del porta a porta riguarderà inizialmente due quartieri (il secondo potrebbe essere San Bortolo o la Tassina) e ci servirà per organizzare al meglio l’attuazione della seconda parte del piano diretto, invece, al centro storico».
Entro i primi mesi del 2021, il porta a porta interesserà l’intera città, senza escludere nessuna strada. «Le isole ecologiche non spariranno completamente - spiega Merlo - ci sarà un’integrazione tra il “casa per casa” e appunto la presenza dei bidoni in quelle zone dove, a causa di una particolare struttura degli edifici, non è possibile avviare il porta a porta. Per esempio per mancanza di spazi per posizionare i bidoni o altre problematiche non risolvibili».
Si tratterà, dunque, di un porta a porta misto, che avrà comunque l’obiettivo di aumentare la percentuale di differenziazione dei rifiuti effettuata dal capoluogo e di migliorarne la qualità, così da renderli maggiormente riciclabili. L’obiettivo dell’amministrazione è infatti quello di arrivare a un 70 per cento di differenziata entro due anni.
Ci saranno, inoltre, novità sul fronte delle tariffe. «L’obiettivo - spiega l’assessore all’Ambiente - è quello di arrivare a una tariffa puntuale misurando il conferimento del secco non riciclabile. In bolletta, in pratica, ci sarà una quota fissa relativa a un tot di conferimenti e una variabile. Chi non eccede non si troverà, in pratica, aggravi da pagare».
La cosiddetta tariffa puntuale, però, dovrà essere condivisa dal Consiglio di bacino, in quanto toccherà tutta la provincia di Rovigo e sarà la «naturale conseguenza del riordino della raccolta differenziata al fine di ridurre al massimo il secco non riciclabile».
Tornando al porta a porta. Merlo aggiunge che «i residenti del centro storico e dei quartieri avranno tutto il tempo di abituarsi alle nuove modalità di raccolta, non sarà un cambiamento traumatico, ma graduale che subirà un’accelerazione a partire da fine anno, per poi funzionare, nel 2021, a pieno regime».
Contemporaneamente, il Comune sta studiando un piano contro la piaga dell’abbandono dei rifiuti in zone, per esempio, come l’Interporto. «Non è una questione di semplice risoluzione - puntualizza Merlo - in quanto l’area non è solo pubblica, ma anche privata. Ecco che diventa difficile mettersi d’accordo per posizionare la videosorveglianza o chiudere il passaggio ai terreni interessati dai rifiuti abbandonati. Invito pertanto i cittadini al senso civico in quanto, attraverso l’abbandono indiscriminato di spazzatura in queste aree o lungo le strade della città e della frazioni, oltre a compiere un atto illecito, si vanno ad aumentare i costi in bolletta, senza contare il costo per la successiva bonifica di queste discariche a cielo aperto».
A dicembre Ecoambiente, l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti in città, ha provveduto a rimuovere due bancali di rifiuti speciali, ossia una consistente quantità di guaine in gomma, abbandonati sempre nella zona dell’Interporto. Rifiuti, tra l’altro, potenzialmente pericolosi per la salute dei cittadini.
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