Bosco urbano e auditorium al comando dei vigili per riqualificare San Bortolo

Lunedì 27 Gennaio 2020 di Roberta Merlin
Il comando dei vigili in via Oroboni a San Bortolo
ROVIGO - Una sala concerti o uno spazio multifunzionale dedicato alle attività del bosco urbano. Sono le due ipotesi pensate dall’amministrazione per la riqualificazione dell’attuale sede della Polizia locale di via Oroboni. Il comando dei vigili, nei prossimi mesi, appena saranno conclusi i lavori di sistemazione dell’ex Riccoboni, verrà trasferito in via Marconi, lasciando libero l’attuale edificio.
«La struttura di via Oroboni - spiega il sindaco Edoardo Gaffeo - è vincolata dalla Soprintendenza. Non è pertanto possibile abbatterla. Dobbiamo dunque pensare a una ristrutturazione dello stabile per evitare di lasciare un nuovo vuoto urbano».

L’IDEA
Una volta sistemato l’edificio, fino agli anni 80 sede di una fabbrica di bambole e poi di Polesine bus, che si trova all’area che ospitava il demolito mercato ortofrutticolo, potrebbe ospitare un auditorium di 150 posti, uno spazio utilizzabile anche dai Conservatori della provincia. L’area dell’ex Gabar, accanto al bosco urbano (appunto sul terreno dell’ex mercato) che il sindaco sogna di realizzare nei terreni adiacenti, recentemente liberati dai vincoli di privati, avrebbe la potenzialità di diventare una sorta di “parco della musica”, sulla scia di quello realizzato a Roma, con la possibilità di ospitare anche piccoli concerti. «Se i vincoli della Sovrintendenza non ci permetteranno di modificare la struttura interna dell’edificio di architettura industriale - spiega il sindaco - l’alternativa che abbiamo in mente è di dedicarlo alle attività del parco con laboratori sempre legati alla natura e all’ambiente».
Via Oroboni, alla porta sud del centro città, nel quartiere di San Bortolo, grazie alla riqualificazione dell’ex Gabar, fra qualche anno potrebbe diventare il fulcro di attività didattiche e culturali, con il potenziale di attrarre nel capoluogo diverse realtà legate alle attività che saranno svolte all’interno dell’ex comando della Polizia locale.

LA STRATEGIA
L’attuale amministrazione ha annunciato di dare il via, intanto, a una serie di progettualità in modo da cogliere al volo eventuali opportunità di finanziamento offerti dai vari bandi ministeriali e europei. E anche per l’ex Gabar, il modus operandi sarà probabilmente questo. «Anche se non riusciremo a realizzare tutto quello che abbiamo in programma durante la durata del nostro mandato - ha detto di recente il sindaco - il nostro obiettivo è comunque creare un portafoglio di progetti già pronti che lasceremo, in caso di mancate opportunità finanziarie, in eredità alle successive amministrazioni. Progetti, in pratica, che attendono solo un bando per essere realizzati in tempi brevi».
Non solo fatti, ma l’amministrazione Gaffeo, nei cassetti di palazzo Nodari, ha intenzione di accumulare anche una serie di idee già impacchettate e pronte all’uso, dedicate allo sviluppo del tessuto culturale della città.

LA VERTENZA
L’area dell’ex Gabar è stata oggetto di una battaglia durata anni tra la società Erre gestioni e il Comune. Sui terreni sarebbe dovuto sorgere un complesso da 63mila metri cubi con appartamenti, uffici comunali e negozi, su un accordo ancora del 2006. La ditta nel frattempo è fallita e l’opera, mai partita, èha visto restare vuota l’area dell’ex mercato, con la costruzione, non completata, di alcuni condomini sul retro di quest’area. Il Comune nel 2018 ha vinto la causa intentata dall’impresa e ora prova a tornare in possesso di quei terreni, oggetto della procedura fallimentare.
Ultimo aggiornamento: 08:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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