Battibecco politico durante la partita di calcio: «Penalizzati dall’arbitro di Forza Italia perché mio padre è candidato del Pd»

Martedì 14 Maggio 2024 di Alessandro Garbo
L'arbitro Benedetta Fugalli

ROVIGO - Il calcio e la politica si intrecciano dopo la finale play off del campionato di Terza categoria. Tutto parte da un'accusa indirizzata da Nicola Tosini, allenatore della Giovane Italia Polesella, sconfitta 2-1 domenica contro la Rivarese, nei confronti dell'arbitro Benedetta Fugalli: «Mio padre Palmiro Franco è il candidato sindaco del Partito democratico alle elezioni comunali di Rovigo, mentre l'arbitro Fugalli è candidata come consigliere comunale, con Forza Italia, a sostegno del sindaco Valeria Cittadin. È stata una designazione inopportuna, la federazione dovrebbe vietare agli arbitri di fare politica. La mia squadra è stata danneggiata: sono stati negati due rigori solari e alla Rivarese, invece, è stato concesso un rigore, ma il fallo era un metro fuori area. Sono mortificato e sto pensando di lasciare il calcio. Abbiamo buttato via un anno di sacrifici e soldi».
La posizione del tecnico è condivisa da Nicola Girotti, direttore sportivo della Giovane Italia Polesella: «Domenica c'era una sola partita di calcio provinciale e l'Aia avrebbe potuto evitare una simile situazione, perché di arbitri liberi ce n'erano a bizzeffe. Sul rigore contro, il direttore di gara non ha esitato a indicare il dischetto, eppure era distante dall'azione. Mi sono lamentato anche con Fugalli e ho riscontrato un atteggiamento spocchioso. Si sapeva che l'arbitro è candidata con Fratelli d'Italia e che il papà del nostro mister è candidato sindaco del Pd, si poteva dare più peso a questo dettaglio durante le designazioni».
 

SINDACO SCHIERATO
I video dei presunti torti arbitrali hanno fatto il giro delle chat nel calcio polesano e, inevitabilmente, sono diventati di dominio pubblico dopo un post su Facebook. E il protagonista non è un tifoso qualunque, ma il sindaco di Polesella, Leonardo Raito. Il primo cittadino ha allegato i due video incriminati (fallo di mano non visto sugli sviluppi di un calcio d'angolo e trattenuta sul numero undici entrato in area), aggiungendo una presa di posizione netta: «Ormai girano video anche sulle partite di Terza categoria e così è possibile giudicare meglio quello che abbiamo visto da bordo campo. C’erano due episodi da rigore molto evidenti negati alla Giovane Italia, cresce ancora di più il rammarico per una promozione che sarebbe stata meritatissima».
 

FIGC SORPRESA
Delle accuse sollevate, è rimasto sorpreso il consigliere regionale della Figc, Argentino Pavanati, che era allo stadio: «Ero presente in rappresentanza della federazione e perché mio figlio, Matteo, da circa dieci anni è assistente e ha fatto parte della terna. Detto questo, mi meraviglio perché emergono questi discorsi che nulla hanno a che fare con lo sport: è una polemica per “buttarla” in politica. Sono amico dei dirigenti del Polesella, ma non condivido le loro dichiarazioni. Sulle critiche all'arbitro posso dire che nessuno è perfetto, ma non ho visto errori madornali. Secondo il Polesella l'arbitro li ha sfavoriti, ma nel secondo tempo è stato espulso un giocatore della Rivarese. Capisco l'amarezza per il risultato e il verdetto finale, ma accusare il direttore di gara mi pare solo una giustificazione».
Dai vertici dell'Aia, Benedetta Fugalli, 21 anni, è considerata uno dei fischietti più brillanti in provincia.

Dirige da sette anni e nelle ultime stagioni è stata designata in numerose gare di Seconda, Terza categoria e campionati giovanili, collezionando altre presenze nel calcio a 5 federale e in Promozione come assistente di linea. Nel 2022 aveva diretto la finale di Coppa Polesine, di Terza, tra l'Abbazia e il Bellombra. Dalle informazioni diffuse sul sito dell'associazione, Fugalli ricopre l'incarico di segretario per la sezione arbitrale Aia di Rovigo.

Ultimo aggiornamento: 17:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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